Festa per il Napoli, scatta monitoraggio anti-Covid per 7 giorni. Il caso alla task force regionale
“Migliaia di persone in strada a Napoli per la vittoria in Coppa Italia? Adesso, dovremo monitorare la situazione dei contagi. Non bisogna aspettare necessariamente 14 giorni, ma almeno per una settimana, perché abbiamo visto che i giorni di incubazione del Coronavirus sono 5 o 7. I numeri dei positivi sono in diminuzione ma non dobbiamo vanificare il grande sacrificio che ha fatto la popolazione campana che ha dato un grande risultato. Ma alla luce dei pochi casi che abbiamo oggi, la manifestazione spontanea di ieri potrebbe non essere così allarmante come si possa pensare. I numeri dei ricoveri restano bassi anche se negli scorsi giorni abbiamo visto tantissimi ragazzi scendere in strada di sera”. A parlare a Fanpage.it è l'epidemiologo Angelo D'Argenzio, responsabile della Prevenzione nella task force anti-Covid19 della Regione Campania: “Il mio consiglio – dice – è di mantenere sempre la cautela nel modo più assoluto, altri strumenti non ne conosco”.
Dottore, dalle immagini che oggi stanno facendo il giro d'Italia si vedono tante persone in strada, tra cui molte senza mascherina e a torso nudo che facevano il bagno nella fontana di piazza Trieste e Trento? Certo, la gioia dei tifosi è incontenibile, ma dal punto di vista sanitario, considerato che abbiamo fatto tanti sacrifici in questi mesi, il bagno di folla di ieri a Napoli può destare allarme?
“In questo momento posso parlare da cittadino che ha visto i video in Tv, non ho altri elementi per giudicare. Alla luce della manifestazione spontanea posso dire che ormai il dado è tratto. Confido nella buona fede di chi è sceso in strada e che l'abbia fatto rispettando le distanze e mettendo la mascherina. Adesso c'è da vedere nei prossimi 6-7 giorni cosa succede. Io credo che se si mantengono le distanze sociali e la mascherina, ci sia avvia verso una vita normale. Diciamo che visti i pochi casi di Covid19 che si registrano ad oggi in Campania, la situazione potrebbe non essere così allarmante come si possa pensare. I numeri dei positivi sono molto bassi e non credo che si discostino molto dalla realtà, perché anche il numero dei ricoverati è molto basso. Se ci fossero casi importanti con sintomatologia grave andrebbero in ospedale. Questo vuol dire che stiamo lavorando bene. Con questi dati, il rischio di generare un focolaio è molto basso. Ma questo è un orientamento. La nostra linea è di continuare a fare quello che stiamo facendo, anche se capisco che molte persone da questi numeri possano essere forse spinte a usare meno cautele. A loro dico che il rischio contagio non è assolutamente passato”.
Alla luce di quanto accaduto ieri notte farete delle raccomandazioni alla task force?
"Rispetto alla possibilità che ieri ci fossero persone contagiate possiamo solo aspettare e registrare l'eventuale aumento del numero di casi. Non dobbiamo attendere 14 giorni, ma basta una settimana, perché il periodo di incubazione medio del Coronavirus è 5-7 giorni. Se tra una settimana abbiamo un aumento dei casi a Napoli, possiamo ipotizzare di trasmissione in questa occasione. Però, da quello che si è visto in Tv, per scendere in strada a festeggiare, si presuppone che una persona stia bene fisicamente. Ho visto nelle immagini anche padri e figli sui motorini, persone che condividono quindi già la stessa casa. Ma certo tutto può accadere”.
In Campania è stato annunciato che dal 22 giugno non ci sarà più l'obbligo di indossare la mascherina in strada. Crede che possa esserci un dietrofront dopo ieri per Napoli?
“Da tecnico, io invito ad utilizzare ancora, anche nei prossimi giorni, la mascherina, a mantenere il distanziamento sociale e ad evitare assembramenti. Passeremo a una nuova fase solo quando avremo in Campania due settimane consecutive di casi zero e ci sarà un vaccino disponibile. Se il 22 giugno si toglierà l'obbligo vorrà dire che avremo anticipato di 5-6 giorni l'esito del monitoraggio. Spero non succeda niente, ma io sono un tecnico”.