Festa tifosi a Napoli, il viceministro della Salute Sileri: “Non doveva accadere”
Non smettono di far parlare i festeggiamenti dei tifosi avvenuti a Napoli nella notte di mercoledì, dopo che la squadra partenopea ha vinto la Coppa Italia contro la Juventus: migliaia di persone si sono riversate nelle piazze e nelle strade della città, senza indossare mascherine e senza il distanziamento sociale, misure imposte dall'emergenza Coronavirus. Intervistato nel corso della trasmissione "Un giorno da pecora" su Rai Radio 1, sulla vicenda si è espresso anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri: "Sicuramente non doveva accadere. Andava vietato, bisognava stare a distanza con mascherine". Il numero 2 del Ministero della Salute, poi, ha dichiarato che lui non avrebbe definito "sciagurati" i tifosi del Napoli: il riferimento è alle parole di Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ieri aveva apostrofato i tifosi scesi in piazza proprio in questa maniera.
Nella notte di mercoledì, in effetti, tutte le norme di comportamento che l'emergenza Covid ha imposto e impone tuttora per evitare una seconda ondata massiccia di contagi, sono saltate. Non solo, la situazione in alcuni casi ha rischiato di degenerare. Come nella zona della Stazione Centrale, dalle parti di via Carbonara, in vico Mattonelle precisamente, dove un uomo di 46 anni è stato raggiunto da un proiettile alla gamba: ricoverato nel più vicino ospedale, la ferita è stata giudicata guaribile in 30 giorni. Sulla vicenda indaga la Polizia di Stato: da una prima ricostruzione degli eventi, l'uomo potrebbe essere stato colpito da un proiettile vagante, esploso proprio durante i festeggiamenti per la Coppa Italia.