I genitori di Noemi, ferita in un agguato a Napoli: ‘Non servono scuse ma giustizia’
«Hanno rubato l'infanzia di nostra figlia. Una pena severa darà un segnale a tutta la città, una persona prima di scendere in strada e fare una cosa del genere ci deve pensare 100 volte. Non che magari con una pena di 7, 8 anni Napoli diventa il Far West». Seconda udienza del processo che vede imputati i fratelli Del Re, accusati di essere gli esecutori materiali dell'agguato avvenuto a piazza Nazionale il 3 maggio del 2019. Noemi quel giorno gioca con la nonna quando un proiettile la colpisce. Ha solo 4 anni e affronterà settimane interminabili di ricovero al Santobono, tra la vita e la morte.
Oggi che la bimba sta meglio, anche se dovrà affrontare altri interventi per abbandonare il busto che la accompagna tutto il giorno, il processo in cui la famiglia Staiano è assistita dall'avvocato Vincenza Rando è arrivato a una svolta: i Pm ha no chiesto 20 anni di reclusione per Armando e Antonio Del Re. Quando Fabio, papà di Noemi, commenta la richiesta è sereno, perché, dice, ha fiducia nel lavoro fatto e che sta facendo tutta la macchina della giustizia. Ma ha una certezza: «Noemi dovrà convivere con questo problema tutta la vita e ci è andata pure di lusso. Poteva rimanere sulla sedia a rotelle e dovremo affrontare altri interventi. Lei è una minore ed è sotto la nostra tutela, quindi siamo la sua voce. È una battaglia che porteremo avanti fino alla fine».
Il processo, in videoconferenza per l'emergenza Covid – 19, non ha permesso a Fabio e Tania di guardare negli occhi chi oggi è accusato di aver sparato alla loro piccola. Ma attraverso uno schermo qualcosa hanno visto, hanno potuto osservare i fratelli Del Re. «Non hanno mostrato segni di pentimento ma noi di scuse non ne vogliamo. Non cambia nulla. Vogliamo solo giustizia. Ci siamo affidati alla magistratura che sta facendo un ottimo lavoro». La prossima udienza è prevista per il 17 luglio, mentre per la piccola Noemi la strada della completa guarigione è ancora lunga, assistita, come sempre, dall'amore della sua famiglia che lotta insieme a lei.