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Opinioni

I lavori della Linea 6 a Chiaia slittano di 6 mesi. Resta il cantiere in piazza Plebiscito

L’Ansaldo STS chiede al Comune una proroga di 6 mesi per completare i lavori della metropolitana leggera. I lavori sulle tubature sotterranee che dovevano essere finiti a settembre non sono partiti. Servirà più tempo anche per i carotaggi in piazza del Plebiscito. La Linea 6 doveva essere aperta a gennaio di quest’anno, invece è tutto rinviato al 2020.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Servono altre analisi nel sottosuolo tra via Chiaia e piazza del Plebiscito per realizzare i tunnel e la camera di ventilazione della metropolitana. Slittano ancora i lavori della Linea 6. Le indagini e i monitoraggi nel sottosuolo dovevano essere già finiti a metà agosto. Invece, proseguiranno fino a ottobre. L'Ansaldo STS, la società che si occupa della costruzione delle stazioni, infatti, ha chiesto una proroga al Comune. Non solo. Perché grossi ritardi si scontano anche sui cantieri della tratta tra la Riviera di Chiaia e via Piedigrotta. I lavori di spostamento dei cavi elettrici e dei tubi di acqua e gas sotterranei, a carico dei rispettivi enti, non sono mai partiti. Così la fine dell'opera, che doveva essere consegnata il primo settembre scorso, slitta a marzo 2020. Un’altra tegola, dopo la querelle sulle griglie in piazza del Plebiscito tra il Comune di Napoli e il ministero dei Beni Culturali, che ha tenuto in scacco i lavori per 6 mesi, e il rischio di perdere 100milioni di fondi europei.

Un anno e mezzo fa, il Municipio annunciò l'apertura del metrò a gennaio 2019

Il Comune a gennaio dello scorso anno aveva annunciato che la metropolitana Linea 6 sarebbe stata “operativa tra fine 2018 e inizio 2019”, con i treni in circolazione sulla tratta Mostra-San Pasquale. Ma i tempi, a quanto pare, saranno più lunghi del previsto.

Gli studi sotto i palazzi di via Chiaia

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Da metà luglio, sono iniziate le indagini degli operai tra via Chiaia e piazza del Plebiscito, in prossimità di piazza Carolina, lo slargo che si trova a lato della Prefettura. Intervento che non ha un grande impatto sul traffico, in quanto via Chiaia è pedonalizzata. Gli addetti stanno eseguendo una serie di perforazioni. Si tratta di sondaggi per monitorare il sottosuolo. I lavori dovevano iniziare subito dopo la fine delle Universiadi e concludersi nel giro di un mese. Attività indispensabili, perché sotto via Chiaia passerà il tunnel di collegamento tra la camera di ventilazione della metropolitana che si sta realizzando in piazza del Plebiscito e la galleria dove viaggiano i treni che si trova tra la stazione di Santa Maria degli Angeli-Monte di Dio e piazza Municipio. Dei saggi sono già stati effettuati in passato per capire l'eventuale posizione di banchi di tufo o tubature e condutture. Adesso si eseguiranno gli ultimi carotaggi.

L'uscita della Linea 6 sotto il Ponte di Chiaia

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Proprio in via Chiaia, poi, all'altezza del Ponte, sorgerà la seconda uscita della metropolitana Linea 6. Attualmente gli operai stanno lavorando a ritmi serrati per finire gli interni. La camera di ventilazione del Plebiscito dovrebbe essere finita entro aprile 2020. La metropolitana Linea 6 invece entrerà in esercizio non appena saranno completati i lavori anche nella stazione di piazza Municipio, probabilmente entro la fine del 2020. Bisognerà mettere mano nel frattempo al ripristino delle stazioni di Fuorigrotta di piazza Lala e Veniero che sono state vandalizzate.

Sei mesi persi per la querelle sulle griglie al Plebiscito

I lavori della stazione di Monte di Dio scontano grossi ritardi a causa della querelle dei mesi scorsi sulle griglie in piazza del Plebiscito. Lo scontro tra il Comune di Napoli e la Soprintendenza da una parte e il ministero dei Beni Culturali è finito al tribunale amministrativo che per due volte ha dato ragione a Palazzo San Giacomo. Il ministero, infatti, tra ottobre e dicembre dello scorso anno aveva bloccato i cantieri, revocando l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza di Napoli per il Plebiscito.

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Il Comune ha fatto ricorso al Tar, però, vincendolo per due volte. Il rischio, infatti, è che a causa dei ritardi si possano perdere i 98 milioni di euro di fondi europei. Il termine per la rendicontazione delle risorse a Bruxelles è scaduto il 31 marzo scorso. Tuttavia, è in corso una trattativa tra il Governo italiano e l'Europa per avere una proroga e riuscire a completare l'opera. Il braccio di ferro col ministero, poi, si è chiuso ad aprile con un accordo con il Comune che prevede lo spostamento delle griglie di 15 metri all'esterno dell'emiciclo del Plebiscito, sul lato della Prefettura, per non interferire con l'area vincolata. Tra le varie ipotesi che erano state avanzate per accelerare i tempi di riapertura della metropolitana, chiusa dal 2012, c'era quella di aprirne solo una parte e garantire la fruizione del persone restante tramite navette fino al completamento finale. Ma anche questa idea sembra essere stata accantonata per motivi logistici.

Il rebus della gestione del metrò leggero

Tra le altre incognite da chiarire, infine, quella della gestione dell'impianto. Visto che il compito dovrebbe spettare all'Anm, l'azienda della mobilità partecipata del Comune di Napoli, che però al momento si trova in concordato preventivo e che dovrebbe assumere per l'occasione nuovo personale sia per tenere aperte le stazioni che per manovrare i treni.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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