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I Padri Salesiani di Napoli si offrono di ospitare i bambini della Sea Watch

La congregazione fondata da san Giovanni Bosco chiedono di poter dare alloggio ad alcuni dei tredici minori attualmente in mare sulla nave battente bandiera olandese che il ministro Salvini non vuole far sbarcare sulle coste italiane. La struttura prescelta è l’Istituto Menichini, con sede in zona Doganella.
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I Salesiani di Napoli si offrono di ospitare i minori attualmente in mare sulla nave Sea Watch. Si tratta di tredici ragazzi e bambini, di cui otto non accompagnati che, se sarà consentito lo sbarco, potrebbero finire anche nel capoluogo partenopeo. La struttura individuata dai Salesiani è l’Istituto Menichini, con sede in via don Bosco, in zona Doganella. “La carità non conosce diversità di razze, né distanza di luoghi” diceva il fondatore dell’ordine religioso ed in risposta a queste parole è arrivata la disponibilità dei Salesiani.

“Consideriamo – è scritto in una nota – che questo sia il gesto più vero e concreto per festeggiare la prossima ricorrenza di don Bosco, fondatore dei Salesiani, che accolse senza alcuna distinzione i giovani poveri della Torino dell’800”. A Napoli la congregazione è presente fin dai tempi in cui il santo era in vita. Nel periferico quartiere della Doganella i figli di Don Bosco iniziarono la loro attività nel 1934 in locali poveri e insufficienti ad accogliere le numerose masse giovanili che affluivano attorno ad essi. L’attuale casa Salesiana, tra le più importanti in Italia, fu inaugurata il 28 maggio 1959 dall’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Nell’anno centenario della morte di S.Giovanni Bosco, il 21 Ottobre 1988, il Rettor Maggiore Don Egidio Viganò inaugurava il Centro Sociale “Don Bosco” nel quale l’Istituto si riprogettava secondo le esigenze dei tempi e nella fedeltà dinamica al Fondatore. In questo centro troverebbero ospitalità alcuni dei minori della Sea Watch.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris già negli scorsi giorni aveva dato la disponibilità ad ospitare i migranti della Sea Watch, 47 in tutto, in città. “Noi siamo pronti a ospitare donne e uomini che rischiano di morire in mezzo al mare. Napoli non sarà mai complice di crimini contro l'umanità. – aveva detto il primo cittadino partenopeo – Anzi saremo testimoni quando un giorno si processeranno nei tribunali le persone responsabili di questi atti indegni e criminali e molte di queste persone sono governanti non solo del nostro Paese ma anche di altri governi occidentali".

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Classe 1979, giornalista, esperto in comunicazione istituzionale e sociale. Nel 2012 ha vinto il Premio Adone Zoli per i suoi studi storici e politici. Per Fanpage si occupa soprattutto di questioni religiose e riguardanti la Chiesa cattolica, ma non solo...
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