Il prefetto Valentini: ‘Napoletani stanno mostrando senso civico durante l’emergenza’
I napoletani hanno mostrato un grande senso civico, attenendosi, per la stragrande maggioranza dei casi, alle disposizioni anti contagio emesse dal Governo: lo testimonia il numero dei multati che, alto nei primi giorni ma poi sceso rapidamente, dimostra come sostanzialmente chi ha continuato ad uscire di casa lo ha fatto avendo una valida motivazione e non infrangendo i divieti. Lo sottolinea a Fanpage.it il prefetto di Napoli, Marco Valentini, intervistato sulle misure messe in campo contro il coronavirus.
"Siamo piuttosto soddisfatti di come ha reagito la città di Napoli – ha detto Valentini – una città che ha mostrato un discreto senso civico. Abbiamo visto delle file ordinate e soprattutto molte vie, come doveva essere, deserte e non frequentate". Chiaramente, non tutti hanno seguito alla lettera le disposizioni. E lo hanno dimostrato quei casi che sono diventati tristemente famosi: la festa nel rione dei Marocchini a Pozzuoli, o, ultimo in ordine di tempo, i funerali del Sindaco di Saviano, dove centinaia di persone hanno formato assembramenti in strada malgrado fosse stato lo stesso Sommese, durante la malattia, a raccomandarsi di seguire le regole. Ma in molti casi gli assembramenti si sono creati anche per le file in zone dove sono concentrati negozi di alimentari, che possono rimanere aperti e accogliere clienti.
"C'è stata qualche criticità in qualche area particolare della città – continua Valentini – aree che sono caratterizzate da negozi di generi alimentari, che quindi era consentito che fossero aperti, ma in spazi urbani molto stretti. Dunque a volte si sono verificati degli assembramenti anche per motivi oggettivamente legati all'urbanistica della città. Consideriamo fino ad oggi abbiamo fatto oltre 400mila controlli a partire dall'11 marzo e irrogato circa 20mila sanzioni". Parlando a tutto tondo dell'emergenza coronavirus, il prefetto Valentini si è soffermato anche sul rischio dell'infiltrazione della criminalità nelle iniziative benefiche che sono sorte in questi giorni, e della necessità di monitorare per evitare che la situazione possa venire sfruttata da finte associazioni.