Un imprevisto tecnico, durante il concerto dei Baustelle venerdì sera al Teatro Augusteo di Napoli è stata l'occasione per scoprire un lato non molto noto di Francesco Bianconi, il cantante e autore del gruppo Francesco Bianconi, ovvero la passione per la musica napoletana classica.
Bianconi durante i 2-3 minuti di stallo sul palco, in attesa che l'altra componente della band Rachele Bastreghi, risolvesse il problema, ha intonato un classico scritto da E.A. Mario, ovvero "Canzone appassiunata". Un testo che dal 1922, anno della sua pubblicazione, è stato interpretato da decine d'artisti: da Claudio Villa a Mina, da Massimo Ranieri a Roberto Murolo, da Peppino di Capri a Mario Merola.
N'albero piccirillo aggiu piantato
Criscennolo cu’ pena e cu’ sudore…
’Na ventecata già mme ll’ha spezzato…
C'era una parola che Bianconi aveva difficoltà a pronunciare. Era "ventecata", che in lingua napoletana significa letteralmente ‘colpo di vento'.