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Inchiesta su Mezzocannone Occupato: ‘Con loro qui la situazione è peggiorata’

La Procura della Repubblica di Napoli indaga, dopo le denunce dei cittadini, sul centro sociale “Mezzocannone occupato”. I residenti, ascoltati dai magistrati, denunciano schiamazzi e musica alle stelle anche in tarda notte. L’avvocato Gennaro Esposito, del Comitato Vivibilità Cittadina, a Fanpage.it: “Violata ogni norma, eppure non vengono presi provvedimenti”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La protesta dei residenti contro il centro sociale "Mezzocannone Occupato" arriva in Procura. Chi vive in zona sta denunciando da tempo l'esistenza di un malessere dovuto a musica alta fino a tarda notte, schiamazzi, ed eventi periodici che di fatto impediscono anche il sonno agli abitanti della zona. Denunce che hanno portato anche alla nascita di un comitato, quello per la Vivibilità Cittadina, che è tra quelli che ha presentato anche diversi esposti alla Procura della Repubblica di Napoli sebbene, finora, non abbiano portato ad alcun risultato. Le denunce hanno portato ad ascoltare, da parte dei magistrati, i residenti del posto, che hanno confermato quelli che sono i loro problemi con il centro sociale che sorge in una zona come quella universitaria frequentatissima da giovani napoletani, studenti fuorisede ed Erasmus, praticamente a tutte le ore. A parlare a Fanpage.it è Gennaro Esposito, avvocato ed ex consigliere comunale, oggi rappresentante del Comitato Vivibilità Cittadina: fu proprio tra i primi a sollevare il problema dei troppi rumori al centro storico negli anni scorsi, ed oggi rappresenta i cittadini che stanno presentando gli esposti i continui esposti in Procura.

Avvocato Esposito, qual è la denuncia dei residenti del posto?

"La non vivibilità dei residenti in zona, per musica altissima ed anche a tarda ora della notte. Ma non solo. Viene violata ogni norma del testo unico di pubblica sicurezza, nonché di norme antinfortunistiche ed antincendio all'interno di Mezzocannone Occupato, con pericoli anche per gli avventori. Nelle poche occasioni di dialogo avute con loro, la loro difesa è stata che essendo abusivi, non devono chiedere niente. Ma questo è assurdo, non si può mettere in pericolo la vita delle persone che partecipano a questi eventi. Tra l'altro, i nostri esposti sono arrivati anche alla Soprintendenza, visto che l'immobile ha una base che risale al Cinquecento".

Come si sta muovendo la Procura dopo i vostri esposti?

"Si tratta di tutti reati punibili d'ufficio, e per i quali non ci vorrebbe neanche la querela. Nonostante questo, abbiamo fatto esposti da ormai tre anni e nulla è accaduto, se con che siano stati effettuati nuovi accertamenti fonometrici. La cosa che ci ha colpito, è che a questi accertamenti prendono parte forze dell'ordine e personale Asl. Se succedesse una tragedia come a Corinaldo, o un altro evento simile, come si giustificherebbe la Procura che, seppur avvisata dai nostri esposti, finora non ha fatto nulla?"

Come stanno vivendo la situazione i residenti?

"Male. Tra questi, c'è perfino un infermiere di un noto ospedale napoletano, il quale ci racconta spesso che la notte non riesce a dormire e il giorno dopo ha nelle mani la vita delle persone. Si tratta di una situazione paradossale, in cui tutti sanno ma nessuno fa niente. A fine novembre, sono stati ascoltati anche i residenti del condominio da parte dei magistrati, ma dopo allora non è accaduto più nulla. Non sappiamo come si stia evolvendo l'inchiesta dopo i nostri esposti. Ma la gente è esasperata."

Gennaro Esposito
Gennaro Esposito
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Giuseppe Cozzolino, giornalista, classe 1984. Laureato in Lingue Straniere, lavoro con Fanpage.it dal 2012, attualmente in forza alla redazione di cronaca di Napoli. Videogamer e appassionato di musica, di cani e di storia, soprattutto antica.
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