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News su migranti e sbarchi in Italia

La campionessa Fiona May parla dei migranti: “Se possiamo aiutarli facciamolo”

Fiona May, campionessa italiana di atletica leggera, ha commentato con Fanpage.it l’emergenza migranti che si sta registrando negli ultimi mesi, soprattutto con le Ong che salvano vite in mare. “Se possiamo aiutarli, aiutiamoli, però poi ignorarli è molto pesante. Sono meno fortunati, ma sono uguali a noi”. Dopo ha elogiato Daisy Osauke, recentissimo oro nel lancio del disco alle trentesime Universiadi, dopo il brutto episodio razzista di cui fu sfortunata protagonista un anno fa: “Lei è una campionessa in tutti i sensi”
A cura di Gaia Martignetti
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«Penso sia molto difficile, dovrei vedere con i miei occhi, essere lì fisicamente anche per vedere la realtà, perché è molto facile poi commentare e criticare quando non sappiamo esattamente la storia vera. Io sono del parere che se possiamo aiutare questi ragazzi li dobbiamo aiutare, perché sono umani». Fiona May, l'atleta italiana che è salita più volte sul podio dei mondiali di atletica leggera, ha le idee chiare sull'aiutare o no gli uomini, le donne e i bambini che arrivano in Italia a bordo delle navi delle Ong e spiega a Fanpage.it: «Io come mamma, vedere bambini che soffrono venuti da 300 mila chilometri per fare una vita normale, degna, è difficile. C'è molta confusione, bisogna respirare e guardare la realtà. Se possiamo aiutarli, aiutiamoli, però poi ignorarli è molto pesante. Sono meno fortunati, ma sono uguali a noi». La donna, britannica, naturalizzata italiana, è arrivata a Napoli pochissime ore dopo l'oro che Daisy Osakue ha conquistato alla XXX Universiade, che si sta svolgendo proprio all'ombra del Vesuvio. La giovane atleta 23enne un anno fa salì agli onori della cronaca a causa di un'aggressione razzista.

La giovane Daisy
La giovane Daisy

Cosa accadde a Daisy Osakue

La storia di Daisy è nota: la  giovane fu colpita da un uovo da un'auto in corsa, in pieno volto. L'aggressione avvenne nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 luglio 2018. Destò molto clamore non solo per la gravità del gesto, ma anche e soprattutto perché si pensava che potesse impedire la partecipazione agli europei di Berlino. La lanciatrice del disco e membro della nazionale italiana di atletica leggera stava tornando a casa a Moncalieri, a poca distanza da Torino, quando è stata affiancata da un’auto con a bordo due uomini ed uno di questi le ha lanciato in faccia un uovo, che l’ha colpita ad un occhio causandole ferite che per fortuna oggi sono solo un ricordo.

Le parole di Fiona May per Daisy

Poche ore dopo l'oro conquistato allo stadio San Paolo, Fiona May commenta la rinascita della giovane, che un anno fa non poteva forse immaginare quando la sua vita sarebbe cambiata, rispetto al brutto episodio razzista di cui è stata protagonista.«Per Daisy è stata una situazione molto particolare. Daisy è una ragazza italiana che studia in America, che rappresenta l'Italia, che è stata vittima di una situazione che non l'è andata giù, commenta a Fanpage.it Fiona May. «Questo è un buon esempio che arriva da una persona, da un'atleta, lei non è l'unica, che dice: "Va bene, fai questo? Io faccio il mio, voglio essere un'atleta". Lei non abbassa il suo livello con quello che vede intorno, perché questo è un bel esempio di un' atleta che è molto precisa, che pensa al suo percorso. Quando succedono queste cose piangiamo, ma poi dopo si finisce, ci si rimbocca le maniche e si pensa al proprio percorso. Ha conseguito un risultato importantissimo. Lei è stata un esempio da paura. Una brava ragazza, normale. Però è una campionessa, in tutti i sensi».

Fiona May  ha visitato "Jucà per Cagnà", la palestra nel cuore del Rione Sanità, gratuita per tutti i ragazzi del quartiere. Il progetto è finanziato da UEFA Foundation  For Children, di cui la May è membro del Board, è stato promosso da Play For Change, dalla Fondazione Magnoni e dalla cooperativa sociale "La Locomotiva onlus".

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Giornalista professionista e Videoreporter a Fanpage.it dal 2018. Oggi sono Vice capo dell'area video del giornale. Prima la Stampa, Il Fatto Quotidiano e altre cose. Menzione speciale per il premio “Mimmo Ferrara” nel 2021, per il lavoro durante la pandemia da Covid -19. Nel 2022 ho vinto il premio "Mario Sarzanini" per l'inchiesta a puntate, da infiltrata, nella galassia No Vax e No Green Pass e per l'inchiesta "Croce Nera", sulla gestione delle ambulanze private negli ospedali napoletani.
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