«Non lo condividiamo, ma abbiamo deciso di non privare i propri cittadini dall’opportunità di godere di questo contributo economico». La doppia morale dell'Amministrazione comunale di Luigi De Magistris sulle politiche per il lavoro sta tutta in questa frase dell'assessore al Lavoro Enrico Panini, ex sindacalista Cgil. Il Comune della rivoluzione e della Napoli liberata ha infatti deciso di adottare lo strumento più contestato del Jobs Act di Matteo Renzi, ovvero i voucher, la modalità di pagamento per lavori occasionali e discontinui (senza contratto di lavoro). Ma non era lo stesso De Magistris che fino a qualche settimana fa parlava del Jobs Act come di una legge che «riduce i diritti dei lavoratori»? Proprio così.
E invece sua è la firma sotto alla delibera di giunta che approva l'utilizzo dello strumento da parte del Comune. Per far cosa? Presto detto: impiegaare lavoratori senza contratto per opere di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi, monumenti, lavori in occasione di manifestazioni sportive e culturali, politiche sociale (definite con "scopi di solidarietà sociale").
L'assessore al Lavoro qualche mese fa, metteva nero su bianco l'opportunità ghiotta: «L'Avviso – si legge in una nota del servizio Politiche attive per il lavoro – consente agli Enti pubblici di impiegare temporaneamente sul proprio territorio, risorse lavorative altrimenti inoccupate, in attività di pubblica utilità con procedure semplificate di affidamento, che non determinino aspettative di accesso agevolato nella pubblica amministrazione». In parole povere? Perdete ogni speranza voi ch'entrate (al Comune).
Chi può lavorare coi voucher al Comune di Napoli?
Possono partecipare alla selezione coloro che non sono beneficiari di alcuna indennità di disoccupazione e/o di altro sostegno al reddito; hanno percepito ammortizzatori sociali in quanto ex dipendenti di aziende fallite o che hanno cessato l’attività (indennità di disoccupazione, cassa integrazione guadagni,indennità di mobilità); sono residenti nel Comune di Napoli alla data di pubblicazione dell'Avviso pubblico. Ogni voucher vale 10 euro, i compensi non potranno essere superiori a 3mila euro (ma non si avvicineranno nemmeno a quella cifra).
Per presentare domanda occorrerà scaricare un modello prestampato pubblicato sul sito del Comune di Napoli, compilarlo e presentarlo esclusivamente a mano al Protocollo Generale del Comune di Napoli (Piazza Municipio, Palazzo San Giacomo). Tra i criteri che saranno utilizzati per formare la graduatoria dei beneficiari del reddito: reddito Isee più basso, numerosità del nucleo familiare in carico.