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Scontro tra treni in metropolitana a Napoli

La metro di Napoli è una tragedia da ormai 10 anni. De Magistris fa ancora finta di niente

Sono passati quasi 10 anni dalla prima elezione di Luigi De Magistris, forse è il caso che qualcuno ammetta il totale fallimento sul fronte dei trasporti pubblici (e non solo). È inutile nascondersi dietro continue scuse come fa il sindaco insieme ai suoi fedelissimi Attilio Auricchio, Enrico Panini, Eleonora De Majo. Anche Alessandra Clemente, assessore con aspirazioni da sindaco forse deve smarcarsi da questo declino.
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Vogliamo parlarne seriamente? Luigi De Magistris è stato eletto la prima volta nel 2011, quasi 10 anni fa. Urlava rivoluzione e sappiamo com'è finita, diceva che i trasporti pubblici sarebbero stati al primo posto e infatti sono al primo posto, sì, ma delle classifiche dei catorci. La storia dell'incidente ferroviario di Piscinola è – lo scrive Massimiliano Virgilio su questo giornale – uno dei tanti pezzi di un disastro ahinoi annunciato, al netto di eventuali avarie o responsabilità individuali.

Però forse è il caso di dire basta. Ogni volta è colpa di qualcun altro, ogni volta che c'è bisogno del sindaco di strada, il sindaco si rintana nel palazzo: stamane sul posto dell'incidente ha mandato il suo vice: egli secondo una strategia di comunicazione che è ormai ‘carta conosciuta' non si lega alle brutte news sulla città, preferisce parlare di cospirazioni, di manine e manelle, di sabotaggi e di Napoli che si ribella (ai poteri forti, ai poteri occulti, al governo centrale, al puzzo del compromesso storico eccetera). A febbraio inizia una lunga fase elettorale che durerà due anni: elezioni suppletive al Senato, elezioni Regionali in Campania, elezioni Comunali nel 2021 e forse anche le Politiche: è il caso di lasciare la città in balia di questo continuo ricorso al future faking: faremo, diremo… sono passati dieci anni, è un tempo storico che ci autorizza a ritenere bocciata questa esperienza politica e amministrativa e non credere più alle promesse di Luigi De Magistris e dei suoi fedelissimi, in primis il capo di gabinetto Attilio Auricchio, poi il suo vice Enrico Panini e la neo assessora Eleonora De Majo.

Alessandra Clemente, assessore con aspirazioni da sindaco di Napoli che farà? Continuerà a tacere dicendo che «tutto va bene, madama la marchesa» o avrà il coraggio di guardare in faccia la città e ammettere il fallimento? Ci vuole coraggio a guardare in faccia la città e continuare a vivere nella menzogna. Sono passati dieci anni, dieci. Chi ha dignità tragga le conseguenze da tutto ciò.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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