Napoli città dell'accoglienza: lo aveva ribadito il sindaco Luigi de Magistris, che si era reso disponibile ad accogliere i migranti a bordo della nave Aquarius, a cui il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva impedito l'attracco sulle coste italiane. Lo ribadiscono, con una semplicità e una forza dirompenti, i bambini di una scuola partenopea che, in occasione della "Giornata mondiale del rifugiato", hanno realizzato un disegno che è una vera e propria lezione di integrazione, per tutti: una pizza a cui manca una fetta, completata da un barcone carico di migranti, che sta per essere accolto "tra le braccia" del piatto simbolo della cucina partenopea.
"La fetta che manca sono loro. Così ci completiamo". Così i bambini che hanno realizzato il disegno, gli studenti della scuola "Dalla parte dei bambini" durante il laboratorio "Storie dell'altro Mediterraneo", organizzato nell'ambito delle iniziative promosse dalla Onlus Less I.S., che gestisce lo Sprar – il sistema di protezione per richiedenti asilo – del Comune di Napoli. Una grande lezione di tolleranza e integrazione, che arriva in un periodo storico in cui qualcuno sembra aver dimenticato il significato di questi due termini: soltanto pochi giorni fa, infatti, a Caserta qualcuno ha sparato a due migranti, due ragazzi del Mali, utilizzando una pistola ad aria compressa, al grido di "Salvini, Salvini". Uno dei ragazzi ha avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche, dopo essere stato colpito da un proiettile da distanza ravvicinata.