C'è un documento, rimasto segreto per 7 anni, e che è venuto alla luce soltanto adesso, che delinea gli scenari derivanti da una probabile eruzione dei Campi Flegrei, l'omonimo supervulcano che sorge tra Pozzuoli e la periferia occidentale di Napoli. Leggendo le 122 pagine che compongono il documento, redatto da sei scienziati – Giovanni Macedonio, Marcello Martini, Augusto Neri, Paolo Papale, Mauro Rosi e Giulio Zuccaro – e consegnato al Dipartimento di Protezione Civile nel 2012, ma rimasto "segreto" fino ad oggi per non creare inutili allarmismi, la situazione potrebbe essere potenzialmente catastrofica. Gli scenari profilati nel documento, è da precisare, riguardano una eruzione possibile, che non è detto debba verificarsi, o almeno non in tempi brevi.
Eruzione Campi Flegrei, 4 i possibili scenari
Secondo il documento, redatto dai sei scienziati ricostruendo la storia del supervulcano, in caso di un'eruzione dei Campi Flegrei – considerata di media entità – quattro sarebbero gli scenari che potrebbero profilarsi: eruzione esplosiva, eruzione multipla, esplosione freatica, eruzione effusiva. In ogni caso, si stima che il sisma derivante dall'eruzione non sarebbe inferiore ai 4/4.5 gradi della scala Richter e, in caso di epicentro vicino alla costa, non è improbabile che al terremoto possa fare seguito anche un maremoto. Inoltre, la lava e i flussi piroclastici potrebbero investire, oltre ovviamente Pozzuoli, anche la collina di Posillipo, limite della caldera dei Campi Flegrei, arrivando addirittura anche al Vomero e all'Arenella.
L'eruzione potrebbe verificarsi ad Agnano: poco tempo per allertare la popolazione
Il più grande fattore di rischio e pericolosità in caso di una eruzione dei Campi Flegrei è dato dal poco tempo entro il quale si può prevedere un eventuale fenomeno e, di conseguenza, il poco preavviso con il quale sarebbe allertata la popolazione e con il quale i cittadini verrebbero evacuati. Il documento, poi, sottolinea la possibilità che, lungo la caldera, possa aprirsi più di una bocca eruttiva. Secondo gli scienziati, il punto più probabile è quello del cratere degli Astroni, ad Agnano, mentre un'altra possibilità, seppur minima, è costituita dalla zona del Lago d'Averno e del Monte Nuovo, a Pozzuoli.
Campi Flegrei, il terremoto potrebbe fare danni anche a Napoli
Un altro aspetto preoccupante di una eventuale eruzione del supervulcano è legato, naturalmente, al terremoto, che potrebbe fare danni maggiori dei flussi piroclastici. Il sisma potrebbe interessare, o quantomeno fare danni, anche a Napoli. Un terremoto di media entità, come detto sui 4/4.5 gradi della scala Richter, potrebbe causare gravi danni strutturali, o addirittura cedimenti, negli edifici del centro storico del capoluogo campano, di costruzione più antica.