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Opinioni

“Amazon a Napoli è un vantaggio per i clienti ma anche per le imprese locali”

Luca Carbonelli, imprenditore napoletano del caffè e consulente per le aziende che approcciano ad Amazon.it ne è convinto: l’apertura ad Arzano (Napoli) di un centro di smistamento merci del colosso americano dell’e-commerce può rappresentare un vantaggio non solo per gli utenti partenopei, ma anche per le aziende locali che hanno intenzione di allargare il proprio giro d’affari.
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Luca Carbonelli
Luca Carbonelli

L'apertura di un centro di smistamento Amazon nel circondario Nord di Napoli, ad Arzano, è un vantaggio non solo per i consumatori, ma anche per le imprese. Ne è convinto Luca Carbonelli, classe 82, imprenditore napoletano nel settore del caffè (la torrefazione di famiglia Carbonelli è proprio nella zona Nord di Napoli) che nel corso degli anni si è specializzato nei processi di vendita attraverso Amazon.it tanto da proporre il suo metodo e le sue tecniche anche in workshop per altri imprenditori.

Carbonelli, qualcuno dice che Amazon è la rovina dei commercianti. Ora apre un centro di smistamento merci in zona Napoli.
È una notizia importantissima. Parlo del mio fatturato: il 70 percento arriva ormai dall'online. Bisogna familiarizzare con un concetto: Amazon diventa partner dell'azienda, non nemico.

Dunque Amazon fa impennare le vendite?
No, allora: per stare su Amazon bisogna conoscere non solo il proprio prodotto ma anche – e profondamente – le dinamiche di logistica.

Quali saranno i vantaggi derivanti dall'apertura di questo centro smistamento merci Amazon ad Arzano?
Dal lato acquirente, penso che si velocizzeranno i ritmi e i tempi di consegna dopo l'acquisto. Poi ritengo si stia andando verso una direzione precisa: creare dei punti di logistica  nelle principali città italiane per arrivare ad essere sempre più efficienti nelle consegne, anche nella stessa giornata, tipo Amazon Prime Now.  Amazon è sempre più interessata al made in Italy. Poi per i venditori è un vantaggio avere punti di smistamento sempre più vicini alle sedi: si riducono i costi di invio merci.

Che consiglio darebbe a un imprenditore napoletano che  vede in tutto ciò, oggi, una opportunità?
A prescindere dalla zona in cui hanno aperto, il consiglio è iniziare a vedere Amazon come un partner commerciale, non come un nemico. Tutto quello che si sviluppa è frutto di accordi bilaterali; l'unico modo per andare in difficoltà con Amazon è proporre articoli con prezzi fuori mercato. Ma se si sfrutta a dovere la sua capacità di porsi come distributore internazionale i vantaggi possono essere enormi e sì, le aziende possono decollare.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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