Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris è stato sospeso per 18 mesi dalla sua carica a seguito della condanna a 1 anno e 3 mesi in primo grado per abuso d'ufficio. In mattinata il prefetto Francesco Antonio Musolino aveva ricevuto gli atti relativi alla sentenza che condanna de Magistris in primo grado – nell'ambito di irregolarità sulle indagini nell'inchiesta Why Not – e, ai sensi della legge Severino (comma 4 dell'articolo 11) ha proceduto alla sospensione della fascia tricolore. Proprio oggi il ministro dell'Interno Angelino Alfano, durante il question time alla Camera, ha confermato che che l'ex pm di Catanzaro sarebbe incorso in una una sospensione "di diritto dalla carica elettiva". "Non sussistono i presupposti per il rinvio delle elezioni della città metropolitana a Napoli" ha aggiunto inoltre il capo del Viminale oggi alla Camera. Caustico, in mattinata, il sindaco di Napoli, a margine di una conferenza stampa: "È arrivata la notifica? Salutatemela". "Non so quello che faranno gli altri, so quello che farò io, non mi dimetto, farò il sindaco di Napoli fino al 2016 e starò di più per strada a fare il sindaco dei cittadini – ha ribadito – Alfano? Dice in Parlamento quello che ritiene. Cosa farò? Sarò sindaco sospeso; la prima cosa che farò? Mi vado a piglia’ un caffè sospeso…" ha poi concluso.
In serata, alle 19.30 il prefetto di Napoli Francesco Musolino rende noto quel che ormai era diventato di dominio pubblico, ovvero di aver "avviato gli adempimenti per la sospensione del sindaco di Napoli Luigi de Magistris" per 18 mesi . "Le procedure – informa la prefettura partenopea – richiedono tempi tecnici e di valutazione". In serata si è poi svolta la consueta riunione settimanale di pregiunta per preparare le attività dell'Amministazione comunale partenopea. "Durante la riunione – informa una nota – è stata confermata piena fiducia nel sindaco da parte degli assessori e l'importanza della massima compattezza per proseguire, nel solco della continuità, l'attività di governo".
De Magistris sospeso, l'incarico andrà al vicesindaco Tommaso Sodano?
Non incorrerà – ma era già cosa nota – in alcuna sospensione, il vicesindaco Napoli, Tommaso Sodano, il papabile sindaco "facente funzione". Alfano ha precisato durante il question time a Montecitorio che la sentenza a carico del numero 2 di giunta, aggressione a pubblico ufficiale durante un consiglio comunale a Pomigliano d'Arco (Napoli), "non comporta l'applicazione di provvedimenti sanzionatori o cautelari che inibiscano anche temporaneamente la funzione". In queste ore de Magistris, eletto a Palazzo San Giacomo con una lista civica e l'appoggio di una coalizione di sinistra e Italia dei Valori ha avviato una campagna per ribadire la sua volontà di continuare a governare Napoli una volta scontata la sospensione e non dimettersi. Ieri una manifestazione dei suoi fedelissimi si è tenuta nel centro storico.
Le reazioni alla vicenda De Magistris
"Napoli deve voltare pagina": è il duro attacco di Cgil Cisl Uil al sindaco di Napoli de Magistris. I sindacati confederali in una nota parlano di una "città illusa, ferita, divisa" con un "sindaco e una amministrazione autoreferenziali, chiusi in se stessi, con un elevato grado di conflittualità istituzionale". "Napoli – scrivono – ha perso la sua autorevolezza, la sua autonomia, il suo ruolo di grande capitale del Sud, per scelte sbagliate del sindaco e della sua amministrazione". "Non da oggi – precisa una nota dei sindacati – Cgil, Cisl e Uil hanno espresso un giudizio estremamente negativo sull'operato del sindaco de Magistris e sulla sua amministrazione. Non siamo tra quelli, che in queste ore, approfittando della vicenda giudiziaria che coinvolge il primo cittadino, alzano il tiro della polemica e scoprono che la città è governata male. La condanna in primo grado del sindaco, per fatti non legati al Comune, e la sospensione, sono comunque fatti gravi che possono portare la città su una via di non ritorno". "Sono gravissimi i toni e le affermazioni del sindaco all'indomani della sentenza – prosegue il sindacato confederale – e denotano scarsa lucidità politica ed equilibrio istituzionale. È comunque sul piano politico che il sindaco de Magistris ha fallito". "La sospensione di de Magistris trascina Napoli nel baratro ma non e' questa la soddisfazione. Avrei preferito che il sindaco si fosse dimesso per lo stato in cui ha condotto la città" scrive il deputato e coordinatore di Forza Italia nella città metropolitana, Paolo Russo, in una nota. "Si vada al voto subito ma si consenta a Luigi de Magistris di partecipare alle elezioni, alla pari degli altri candidati", affermano l'eurodeputato Pd Andrea Cozzolino, Enzo Ruggiero, membro della segreteria regionale Pd Campania e Valeria Valente, deputata democratica. "Se la norma non consentisse a de Magistris le dimissioni, in quanto sospeso, la maggioranza che sostiene il sindaco – proseguono – apra subito il percorso che consenta di portare al più presto Napoli al voto. Il Pd intende combattere la propria battaglia politica sui problemi della città con le sue proposte di governo e non con altri mezzi. Sarebbe inaccettabile anche un solo giorno di governo di un vicesindaco facente funzioni".