Sabato 2 giugno una campana sarà proclamata beata. Si tratta della venerabile suor Maria Crocifissa del Divino Amore, al secolo Maria Gargani, nata a Morra De Sanctis, in provincia di Avellino, il 23 dicembre 1892 e morta a Napoli in odore di santità il 23 maggio 1973. E’ la prima figlia spirituale di Padre Pio che diventa beata. La solenne celebrazione eucaristica, che si terrà nel duomo partenopeo, sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi. Nota di colore: la nuova beata è la zia dell’ex eurodeputato Peppino Gargani.
A fine gennaio Papa Francesco aveva autorizzato la Congregazione delle Cause dei santi a promulgare, il decreto di approvazione un miracolo attribuito all'intercessione della venerabile, che sarà proclamata beata dopo 100 anni il primo incontro con Padre Pio da Pietrelcina, avvenuto a San Marco la Catola, in provincia di Foggia nella seconda metà del mese di aprile del 1918. Padre Pio si recò a San Marco la Catola il 16 aprile e vi rimase per circa un mese, per conferire con il suo direttore spirituale. Qui passava le sue giornate tra il confessionale, l'altare e la preghiera.
Maria Gargani fu presentata, nel 1915 al santo cappuccino, quando passò per il convento di S. Marco la Catola, il quale l’accolse fra le sue figlie spirituali: nell’epistolario di padre Pio, si trovano ben 67 lettere da lui indirizzate alla nuova beata. Nel 1985, a dodici anni dalla sua morte, è stata avviata la pratica per la causa di canonizzazione: si può dunque dire che il processo è stato sorprendentemente breve.
La Congregazione delle Cause dei Santi è stata convinta dalla certificazione di un miracolo: si tratta della inspiegabile ed immediata guarigione da un tumore maligno del piloro di una donna di Torrecuso, in provincia di Benevento, Michelina Formichella. Quando i medici la operarono, nel 1975, riscontrando che era piena di metastasi, decisero di ricucire senza proseguire l’intervento. A loro giudizio non c’era più nulla da fare. Poco tempo dopo, in maniera improvvisa, scomparvero tutti i sintomi e l’ammalata, che nel suo letto di dolore aveva invocato l’intercessione della suora, è vissuta per altri 40 anni fino al 2015, quando è morta per un infarto.