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“Mia figlia uccisa, noi indagati per stalking”: il dramma dei genitori di Alessandra Madonna

“Una beffa. Ci sarebbe da ridere. Io e la mia ex moglie siamo indagati per stalking”. È un sorriso amaro, velato di disperazione quello di Vincenzo Madonna, il papà di Alessandra, una meravigliosa 24enne investita dall’auto dell’ex fidanzato, indagato per omicidio volontario, ai domiciliari nello stesso parco dove è avvenuto il fatto.
A cura di Gaia Bozza
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"Mia figlia è stata uccisa, mentre io e la mia ex moglie siamo indagati per stalking. Una beffa. Ci sarebbe da ridere". È un sorriso amaro, velato di disperazione quello di Vincenzo Madonna, il papà di Alessandra, una meravigliosa 24enne investita dall'auto dell'ex fidanzato, indagato per omicidio volontario, agli arresti domiciliari nello stesso parco di Mugnano (Napoli) dove è avvenuto il fatto. La vicenda di Alessandra ha scosso molto l'opinione pubblica. La ragazza fu investita (o trascinata) dall'auto dell'ex fidanzato, con il quale aveva avuto una relazione tormentata, nel Settembre scorso. Da allora, i genitori non riescono a darsi pace e per questo, racconta il papà Vincenzo, "vado spesso dove è stata uccisa, perché per me è tutto un incubo. Ho bisogno di pregare, di sentirmi in contatto con lei, in qualche modo".  Madonna giura di non aver mai dato fastidio alla famiglia dell'indagato. Il 24 e il 31 Dicembre lui e la madre di Alessandra, racconta, sono stati davanti al parco con lumini e qualche preghiera. Qualcosa, però, deve essere andato storto. "Mi hanno chiamato i Carabinieri sul telefonino e ci hanno detto di presentarci in caserma a Marano perché c'era una notifica. E' per stalking, la famiglia dell'imputato ci ha denunciato per stalking e ora risultiamo indagati". Una denuncia che appare a Madonna abbastanza singolare: "Allucinante. Noi siamo stati la sera del 24 Dicembre fuori dal parco, tranquillamente siamo stati là con i lumini, ma dopo 15 o 20 minuti qualcuno ha chiamato in Carabinieri, che sono intervenuti. La mia ex moglie, la mamma di Ale, si è innervosita e  ha detto qualche parolaccia e l'hanno portata in caserma, mentre io sono rimasto tranquillo lì. E poi il 31 siamo andati di nuovo, senza dire nulla".

Tra l'altro, a quanto pare quello è un luogo di ritrovo per giovani:  "Ci sono spesso dei ragazzi lì fuori, è una strada pubblica, e a volte porto loro qualcosa perché ormai ci conosciamo, ma senza dire niente sull'accaduto, poi ho messo uno striscione ma solo per ricordare Alessandra. La famiglia dell'ex non ha mai ricevuto un messaggio – si sfoga –  mai una chiamata da noi, semplicemente quella è una delle tappe, oltre al cimitero, che io faccio per sentirmi più vicino ad Alessandra. Andiamo lì solo perché abbiamo perso una figlia e non sappiamo darci pace, sono entrato solo poche volte nel parco, per posare dei fiori. Ogni mattina vado a cimitero, vado al lavoro, e quando torno il pomeriggio due o tre volte a settimana vado là. A chi faccio del male?".  I genitori della ragazza, ora indagati, hanno ricevuto un ordine di allontanamento da quel luogo. La vicenda è complicata anche da un'altra denuncia che, tempo fa, Vincenzo Madonna fece pubblicamente: l'ex della figlia aveva una pagina Facebook di vendite, che gestiva insieme ad Alessandra, che risultava attiva (e con foto della ragazza) anche dopo la morte di lei. "Io ho il dubbio che lui, – chiosa Vincenzo –  nonostante i domiciliari, possa aver comunicato all'esterno e addirittura svolto una attività professionale. Anche per questo, essere indagato per stalking mi sembra uno scherzo di cattivo gusto". Eppure, così è.

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