Morte Ciro Ascione, la Procura di Napoli Nord: “Non si è suicidato”
Saranno i risultati dell'autopsia a fugare ogni dubbio sulla morte di Ciro Ascione, il 16enne scomparso da Arzano lo scorso 20 gennaio e ritrovato purtroppo cadavere ieri, martedì 23 gennaio, nei pressi della stazione di Casoria, nella provincia di Napoli. Intanto, però, la Procura di Napoli Nord, che indaga su quanto accaduto al 16enne, lascia trapelare una notizia importante: stando ai magistrati, infatti, Ciro Ascione non si sarebbe suicidato. Escluso dunque il gesto volontario: i primi rilievi effettuati sul cadavere, infatti, escluderebbero ferite compatibili con un investimento da parte di un convoglio ferroviario ma sarebbero compatibili invece con una caduta da un treno in corsa. Stando a quanto trapela, poi, in queste ore le indagini si starebbero concentrando anche su una presunta telefonata anonima che nei giorni scorsi annunciava la morte del ragazzo.
Gli inquirenti, quindi, si stanno concentrando sulla pista dell'omicidio, anche se non si esclude quella della tragica fatalità: probabile che il ragazzo sia stato aggredito sul convoglio e poi gettato dal treno in corsa oppure che sia caduto per un malfunzionamento del sistema di sicurezza delle porte, che si sarebbero aperte all'improvviso. Alla tesi del suicidio, d'altro canto, non ha mai creduto nemmeno la famiglia, che sabato sera aspettava il 16enne alla stazione di Casoria, dove Ciro sarebbe dovuto arrivare su un treno proveniente da Napoli, dove aveva trascorso la giornata con gli amici e la fidanzatina. Avvistato l'ultima volta a piazza Garibaldi, alla stazione della cittadina del Napoletano Ciro non arriverà mai, salvo poi essere ritrovato cadavere tre giorni dopo proprio nei pressi di quello scalo ferroviario in cui la sua famiglia lo ha atteso invano.