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Morto a 13 anni mentre gioca a calcetto, sequestrato il defibrillatore

La tragedia davanti agli amici, che lo hanno visto accasciarsi; stasera, giovedì 7 febbraio, alle ore 20, nella chiesa a Sant’Eframo, ci sarà una messa  voluta da un gruppo cattolico della zona, per ricordare il ragazzino, descritto come “dolce, educato, stupendo, buono, sorridente”, e confortare la famiglia.
A cura di Nico Falco
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È stato sequestrato, a quanto apprende Fanpage.it, il defibrillatore della struttura sportiva dove stava giocando a calcetto L. A., il 13enne di San Carlo all'Arena deceduto ieri pomeriggio in seguito ad un malore. Il dispositivo, in dotazione alla società che gestisce il campetto da calcio, verrà esaminato per accertarne il corretto funzionamento. Il ragazzino si era sentito male nel pomeriggio ed era stato soccorso sul posto da due unità del 118 che, dopo aver tentato la rianimazione in loco, lo avevano trasportato d'urgenza all'ospedale San Giovanni Bosco, dove però il giovanissimo è deceduto. La salma è stata sottoposta a sequestro e nei prossimi giorni verrà svolta l'autopsia per accertare le cause della morte, che sono probabilmente da attribuire a una patologia cardiaca congenita.

Subito dopo la tragedia gli agenti del commissariato San Carlo Arena hanno ascoltato i responsabili della struttura, nel Real Albergo dei Poveri, nei pressi di piazza Carlo III, e i testimoni oculari, per ricostruire le ultime ore del ragazzino e avviare le indagini per fare piena luce sul decesso. Gli amichetti, che hanno assistito impotenti al malore, sono stati ascoltati col supporto di uno psicologo che li aiuterà a superare la tragedia.

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