Napoli, commerciante morto d’infarto dopo una tentata rapina: si costituisce il responsabile
Si è costituito nella notte il rapinatore che la scorsa settimana ha assaltato il negozio di alimentari "Pietruccio" a Napoli. A seguito della rapina il titolare, il 64enne Antonio Ferrara, aveva avuto un infarto ed era morto poco dopo, nonostante una disperata corsa in ospedale. L'uomo che ha provato a rapinarlo (il colpo è poi fallito), secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Mattino" si è presentato alla polizia accompagnato dall'avvocato: si tratta di un 46enne della zona di Montesanto, quartiere del centro storico di Napoli dove era avvenuta la tentata rapina. Il 46enne avrebbe agito da solo: non risulta infatti avere alcun legame con i clan camorristici e ha detto di aver puntato il negozio di Ferrara perché sapeva che don Antonio non era armato. Probabile che i due si conoscessero: il 46enne afferma di aver "chiesto" al commerciante la somma di 100 euro e di non averlo aggredito. L'uomo, inoltre, ha detto di non essersi accorto del malore che ha colpito don Antonio e di aver saputo della sua morte solo in seguito: si è anche detto addolorato per la sorte capitata al commerciante.
Si tratta di un punto delicato per le indagini: il 46enne per il momento risponde infatti di tentata rapina, ma il lavoro degli inquirenti è ancora in corso. Resta il dramma che ha colpito un intero quartiere: don Antonio era molto conosciuto e benvoluto nella zona e tutti lo hanno ricordato come un "grande lavoratore" e un "commerciante unico", stringendosi ai parenti del 64enne. così la popolosa comunità di piazza Montesanto, nel cuore del centro storico di Napoli, si unisce al cordoglio dei parenti dell'uomo.