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Napoli, detenuto fuggito dal campo rom: la videosorveglianza era manomessa

La fuga di Rade Nikolic, il 38enne detenuto nel carcere di Frosinone evaso durante un permesso dal campo rom di Secondigliano, sarebbe stata organizzata nei dettagli: la Polizia Penitenziaria ha scoperto che alcune telecamere di sorveglianza della zona erano state manomesse. L’uomo stava scontando diversi reati, il fine pena era previsto per il 2038.
A cura di Nico Falco
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Sarebbe stata organizzata nei dettagli la fuga di Rade Nikolic, il 38enne detenuto nel carcere di Frosinone che, accompagnato da una scorta di poliziotti nel campo rom di Secondigliano, durante il permesso ha simulato che il figlio avesse un malore ed è riuscito a scappare da una finestra di una villetta. È quello che emerge dalle indagini: nel corso dei sopralluoghi durante le ricerche si è scoperto che i cavi di alcune telecamere di videosorveglianza della zona erano stati tagliati.

Rade Nikolic, serbo, era scappato due giorni fa, sabato 16 novembre. Nel carcere di Frosinone era detenuto per vari reati tra cui concorso in omicidio; sarebbe dovuto uscire dal carcere nel 2038. Aveva ottenuto un permesso per vedere la famiglia e così, insieme a una scorta della Polizia Penitenziaria, era stato accompagnato a Secondigliano, nella periferia nord di Napoli, dove i familiari abitano in una villetta di fronte al campo rom.

Lì, però, è successo l'imprevisto. Quello che, secondo gli agenti del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, sarebbe stato tutto una messinscena, già organizzata per favorire la fuga. Il figlio del 38enne ha finto di stare male e l'uomo, aiutato da un gruppo di donne accorse dal campo, è riuscito a dileguarsi. Le telecamere sarebbero state manomesse in precedenza per evitare che lo riprendessero mentre scappava.

Figlio di una persona particolarmente rispettata nell'ambito dell'etnia rom di Napoli, Nikolic è stato protagonista di episodi violenti in tutte le carceri in cui è stato rinchiuso: ad Avellino prese parte a una rissa tra una ventina di detenuti rom e italiani e fu trasferito. Altri episodi simili erano accaduti anche nel carcere di Secondigliano e per questo motivo il magistrato di sorveglianza gli aveva negato i permessi "di necessità", quelli che vengono solitamente concessi per visitare parenti con gravi problemi di salute, ritenendo sussistente il pericolo di fuga. Rade Nikolic è nato il 14/07/1981, è alto 1,78 metri, ha occhi e capelli castani. Le ricerche proseguono in tutta la zona.

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