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Napoli, ecco le strade delle stese: qui la camorra spara all’impazzata

In città sono due i fronti caldi su cui stanno lavorando gli inquirenti: i Quartieri Spagnoli, dove i reduci del clan Mariano fronteggiano gli emergenti dei Saltalamacchia, Ricci ed Esposito, e l’area tra Forcella e i Decumani, dove resistono le frizioni tra i Sibillo, spalleggiati dai Contini, e i gruppi legati ai Buonerba.
A cura di Nico Falco
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La zona tra Forcella e i Decumani, i Quartieri Spagnoli, ora l'incognita di Materdei: sono le aree su cui si stanno concentrando le forze dell'ordine, punti caldi dove sono state registrate frizioni tra i gruppi criminali e le avvisaglie di quello che potrebbe essere un nuovo scontro. L'ultimo episodio è quello che ha portato al ferimento di una giovane dominicana nella notte tra domenica e lunedì: la ragazza stava tornando a casa insieme al fidanzato e si è trovata coinvolta in una sparatoria tra due scooter. Una pallottola vagante l'ha colpita a una gamba, fortunatamente in modo non grave. La zona non è troppo distante dai Decumani e i luoghi delle ultime "stese" sono a meno di due chilometri, una distanza nulla quando si tratta di macinare strada in sella a una potente motocicletta. Gli investigatori non escludono che quella sparatoria possa essere collegata in qualche modo agli scontri dei Decumani e di Forcella, ma si lavora anche su una pista alternativa: potrebbero esserci nuovi gruppi pronti a fronteggiarsi, aprendo un altro fronte di fuoco nel centro della città.

Per il momento sembrano sopiti i rancori tra i Mazzarella e i Rinaldi, che erano partiti da Ponticelli e si erano estesi anche nel quartiere Mercato, dove erano entrati in gioco anche i nuovi Sibillo che avevano fatto cartello coi Rinaldi; si tratterebbe soltanto però di una tregua momentanea, dovuta probabilmente alle operazioni delle forze dell'ordine che hanno decimato i clan con una serie di arresti e applicato una strategia di pressione sul territorio.

Le strade delle stese di camorra

Nel centro, lato Quartieri Spagnoli e Cavone, i pregiudicati della “vecchia guardia”, fedeli al clan Mariano e forti della scarcerazione dell'ex boss Ciro dopo 30 anni di detenzione, si trovano a fronteggiare i gruppi di emergenti dei Saltalamacchia, dei Ricci e degli Esposito. Sul versante di Forcella e Decumani resistono gruppuscoli legati al Buonerba, ancora in conflitto coi fedeli ai Sibillo, spalleggiati dai Contini.

Pochi giorni fa, nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, c'erano stati due raid, con numerosi colpi di pistola esplosi ai Quartieri e a Forcella. Intorno alle 23 si era sparato tra via Concordia e vico Colonne a Cariati: nove bossoli, per altrettanti colpi calibro nove esplosi contro il portone di un edificio. Qualche ora dopo, nella stessa notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, altra "stesa" in via Oronzio Costa, a Forcella: 10 colpi a terra. Nella notte tra il 2 e il 3 febbraio, di nuovo un doppio raid: il primo, a mezzanotte, in via Santi Filippo e Giacomo, a pochi passi dall'abitazione di un pregiudicato, l'altro alle 4 del mattino contro il portone di ingresso di un edificio dove risiede un uomo agli arresti domiciliari. Il 4 febbraio, infine, l'inseguimento con sparatoria in cui è rimasta ferita la giovane dominicana.

A gennaio, il 9, un pregiudicato era stato gambizzato in vico Rosario a Portamedina e il 18 avevano sparato, in due distinti raid, contro le abitazioni di due pregiudicati, in via Francesco Saverio Correra e in via Antonio Villari.

Le zone si ripetono: Pignasecca e Quartieri Spagnoli, Forcella e i Decumani. E anche i nomi delle strade finite nei verbali delle forze dell'ordine si ripetono: quelle intorno a via Carbonara e via Costa, i paraggi di via Correra, le strade del Cavone e il cuore dei Quartieri, a disegnare i confini dei conflitti in corso.

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Giornalista professionista dal 2011, redattore di cronaca nera per Fanpage.it dal 2019. Precedentemente ho lavorato per i quotidiani Cronache di Napoli, Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino.
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