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Opinioni

No dei napoletani alle barriere in stazione centrale: “Come salutiamo parenti e fidanzati?”

L’introduzione delle barriere di accesso sulle banchine della Stazione Centrale di Napoli divide i napoletani, tra i tanti entusiasti: “Finalmente. Era ora”, e chi si preoccupa per le difficoltà che potrebbero nascere per accompagnare parenti anziani con i bagagli. Per Federconsumatori: “Iniziativa positiva, esiste già in altre grandi città”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Addio agli abbracci tra le lacrime con un piede sul predellino del treno in partenza. Mai più corse a perdifiato col fazzoletto in mano, per salutare il moroso “emigrante”. Anche alla Stazione Centrale di Napoli stanno per arrivare le barriere sulle banchine, già presenti a Roma Termini e a Milano Centrale, come rivelato da Fanpage.it, e molte delle scene rese memorabili dal cinema e dalla letteratura andranno in soffitta per sempre. Chi non ricorda la “zingarata” degli schiaffi ai passeggeri che si sporgono dal finestrino alla Stazione di Firenze? Una scena cult nel film “Amici Miei” di Mario Monicelli del 1975, ovviamente mai accaduta. Ma come hanno accolto la novità i napoletani e le associazioni dei consumatori partenopee? Tra i commenti sui social predomina l'entusiasmo: “Finalmente! Era ora! Meglio tardi che mai!”. Ma c'è anche chi la prende con amarezza: “Adesso non potrò più salutare la mia fidanzata in partenza”. Chi è critico: “Chi aiuterà le persone anziane a portare i bagagli”. E chi con un pizzico di ironia scrive: “ E mo' i calzini sul treno come ce li accattiamo?”, riferendosi agli ambulanti abusivi.

Gli utenti: Non potremo più salutare le fidanzate in partenza

L'arrivo delle barriere alle banchine della Stazione Centrale è accolto positivamente da Antonio Di Gennaro, di Assoutenti Napoli: “Lo scopo – scrive – è quello di fare accedere ai treni solo chi ha il biglietto”. E a chi come Francesco Pedro solleva il dubbio che possano essere scavalcate, replica: “In genere sono poste prima della testa dei binari, con personale presente per la verifica dei titoli di viaggio. Impossibile scavalcare”. “Che tristezza – commenta su Facebook Giuseppe Pasqualeperché così non si potranno più fare fotografie o farsi una passeggiata per vedere gli arrivi e le partenza dei treni”. Amareggiato Giuseppe Spina: “E quindi non posso salutare la mia fidanzata vicino al treno?”. Mentre Gianluca D'Avino aggiunge: “Peggio. Non puoi aiutare nessuno con le valige. Metti il caso se hai genitori anziani che prendono un treno, devi solo sperare nel buon cuore di qualcuno”. Ma Arturo Anastasio fa notare: “Ma perché in Aeroporto si accompagna la gente vicino all'aereo?”. E Vincenzo Cervone solleva la questione del destino dei negozi che hanno gli ingressi in linea con le barriere: “Come verrà regolata l'uscita dagli esercizi commerciali?” si chiede.

L'associazione dei consumatori: “Bene maggiori controlli”

Per Rosario Stornaiuolo, presidente Federconsumatori Campania e Napoli, “Ogni misura che aumenti i controlli e la sicurezza nella Stazione Centrale di Napoli per noi è solo un bene. Già adesso, all'ingresso dei binari c'è sempre personale che controlla se hai il biglietto o meno. Almeno sui treni ad alta velocità. Le barriere ci sono già anche a Roma Termini, dove sono state installate delle porte scorrevoli che fungono da tornelli e funzionano bene”. “Certo – aggiunge Stornaiuolo – bisogna fare anche in modo che una persona anziana che porta dei bagagli possa essere affiancata da un accompagnatore, magari dietro autorizzazione delle compagnie. O in alternativa potrebbero essere proprio le compagnie a mettere a disposizione del personale per aiutare chi è in diffocoltà con i bagagli”. Tra le misure che auspica Stornaiuolo per le feste di Natale “Sarebbero belle delle offerte per il periodo natalizio per gli emigranti, spesso giovani, che tornano a Napoli per far visita alle famiglie. Spesso i biglietti dei treni per questi giovani hanno costi proibitivi”.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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