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Noemi ferita dalla camorra a Napoli

Noemi, la mamma scrive a chi ha ferito la bimba: “Spero marcisca in galera”

La mamma di Noemi, la bimba di 4 anni ferita durante un agguato di camorra lo scorso 3 maggio a piazza Nazionale, a Napoli, su Facebook ha scritto un post indirizzato da Armando Del Re, l’uomo in galera perché ritenuto responsabile del ferimento della piccola. “Spero marcisca in galera” scrive la madre di Noemi.
A cura di Redazione Napoli
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Armando Del Re, l'uomo che ha sparato alla piccola Noemi
Armando Del Re, l'uomo che ha sparato alla piccola Noemi
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Ha pubblicato un lungo post su Facebook la madre di Noemi, la bambina di 4 anni ferita da un proiettile lo scorso 3 maggio durante un agguato a piazza Nazionale, a Napoli. Adesso che il peggio sembra passato e che la piccola, dopo aver lottato tra la vita e la morte, è stata dimessa dall'ospedale Santobono ed è tornata a casa dalla sua famiglia per effettuare la riabilitazione – la convalescenza, ad ogni modo, è ancora lunga – si è sfogata sul social network, indirizzando un post ad Armando Del Re, l'uomo in galera – insieme al fratello Antonio, che l'avrebbe aiutato – perché ritenuto il responsabile dell'agguato nel quale è rimasta ferita la bambina.

A te che hai reso in fin di vita mia figlia, a te che mi stavi facendo perdere la cosa più cara che ho, a te che stavi distruggendo la mia famiglia, a te auguro di marcire in galera. Nemmeno 100 anni basterebbero per le sofferenze di mia figlia. Dio è grande e mi ha fatto la grazia di salvarla, mi farà anche questa. Dio è con me e mia figlia Noemi

Nurcaro, il vero obiettivo del raid, avrebbe riconosciuto Del Re

Come detto, per l'agguato avvenuto in piazza Nazionale lo scorso 3 maggio, si trova in galera Armando Del Re, a cui gli inquirenti sono arrivati visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che hanno ripreso gli istanti della sparatoria. Oltre a Noemi, quel 3 maggio fu ferito anche Salvatore Nurcaro, 32 anni, considerato il vero obiettivo dell'agguato. Intercettato in ospedale, dove è ancora ricoverato da quel giorno, il 32enne avrebbe detto di aver riconosciuto Del Re come la persona che gli ha puntato contro la pistola e ha premuto il grilletto.

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