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Noemi ferita dalla camorra a Napoli

Noemi ferita, Nurcaro intercettato in ospedale: “L’ho riconosciuto”

Salvatore Nurcaro, obiettivo dell’agguato in cui è stata ferita la piccola Noemi, avrebbe riconosciuto il killer: in una intercettazione captata in ospedale durante il ricovero avrebbe detto che a sparargli sarebbe stato Armando Del Re; il ragazzo era stato arrestato una settimana dopo la sparatoria insieme al fratello, sono accusati di essere il sicario e il suo complice.
A cura di Nico Falco
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Antonio Del Re e Armando De Re.
Antonio Del Re e Armando De Re.
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Armando Del Re sarebbe stato riconosciuto da Salvatore Nurcaro, l'obiettivo dell'agguato del 3 maggio scorso in piazza Nazionale, quando due pallottole vaganti colpirono anche una donna, ferendola di striscio, e la piccola Noemi, trapassandole i polmoni. "L'ho riconosciuto", avrebbe detto il 32enne durante il ricovero in ospedale. In un altro momento viene intercettata la fidanzata che dice: "Armando ha sparato sotto le telecamere". Dichiarazioni captate grazie alle intercettazioni ambientali predisposte dalle forze dell'ordine che speravano proprio di reperire degli elementi utili dai dialoghi tra l'uomo e i suoi familiari.

L'intercettazione, come riporta GiustiziaNews24, è stata depositata stamattina, 19 giugno, dalla Procura davanti ai giudici del Riesame che dovranno vagliare l'istanza di scarcerazione presentata dai fratelli Armando e Antonio del Re, attualmente entrambi detenuti. Armando, secondo le indagini, è l'uomo che si vede nei video delle telecamere di sorveglianza, il killer vestito di nero che scende dalla motocicletta, si avvicina a Nurcaro e comincia a sparare all'impazzata in quel pomeriggio del 3 maggio, inseguendo e colpendo l'obiettivo ma ferendo anche altre due persone.

Il fratello, Antonio, gli avrebbe invece fornito supporto logistico per gli spostamenti e per la fuga. I due erano stati arrestati una settimana dopo l'agguato, il 10 maggio: Armando Del Re era stato fermato in un autogrill in zona Siena con la madre e la sorella, stava andando a colloquio col padre detenuto nel carcere di San Gimignano; il fratello, Antonio, era stato scovato invece a Nola. Il 28 maggio il gip della decima sezione penale del Tribunale di Napoli aveva emesso la nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per i fratelli, essendo stati trasferiti gli atti da Siena e Nola a Napoli.

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