Diminuzione degli organici, impossibilità di sottrarre unità ai servizi di controllo del territorio. In altre parole: risorse troppo esigue per mantenere attivo un ulteriore servizio. O, perlomeno, per tenerlo in funzione 24 ore su 24. È questo il motivo principale che ha portato, negli ultimi anni, alla scomparsa dei drappelli della Polizia di Stato dagli ospedali, che in questo modo sono rimasti ulteriormente sguarniti anche se si trattava di una presenza che non aveva compiti operativi e di vigilanza.
Negli anni scorsi il drappello di polizia era una presenza costante negli ospedali e nei Pronto Soccorso. La funzione di sicurezza, però, non c'è mai stata, almeno non ufficialmente. Il posto di polizia nelle strutture sanitarie, sebbene sia visto anche come deterrente, aveva un altro compito: la trasmissione degli atti nel minor tempo possibile all'autorità giudiziaria. La sorveglianza, invece, è stata sempre delegata alla vigilanza privata, che è tuttora presente.
A differenza della Polizia Ferroviaria, che costituisce una delle quattro specialità della Polizia di Stato (insieme alla Stradale, alla Postale e alla Polizia di frontiera), non si trattava di un'unità specifica per il servizio in ospedale, ma di risorse gestite direttamente dai commissariati di zona che venivano dislocate al Pronto Soccorso compatibilmente con le necessità operative.
Attualmente i drappelli esistono ancora, anche se non in tutti gli ospedali, e funzionano solitamente dalle 8 alle 20, lasciando però in questo modo scoperta la fascia notturna, ovvero quella in cui, statisticamente, si verifica la maggior parte degli eventi critici. Fanno eccezione i casi particolari, in cui si prevedono situazioni di emergenza, così come è stato per la notte di Capodanno, quando unità di polizia sono state in servizio nell'ospedale dei Pellegrini.
L'auspicato ritorno dei drappelli, atteso come la panacea contro le aggressioni in ospedale, non sarebbe quindi risolutivo a meno che non si decida anche di modificare le mansioni, assegnando alla Polizia anche i compiti di vigilanza; sarebbe più efficiente la scelta, paventata negli ultimi giorni, di istituire una linea diretta tra le guardie giurate e le centrali operative delle forze dell'ordine, così come già avviene per gli istituti bancari, in modo da garantire una comunicazione più veloce e di conseguenza un intervento in tempo minore.