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Primarie Napoli, Grillo: “Le ‘brogliarie’ decretano la dissoluzione del Pd”

Il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo sul suo blog e sulla sua pagina Facebook è intervenuto sulle primarie del Pd a Napoli e sullo scandalo sollevato dalla videoinchiesta di Fanpage.it: ” “Le brogliarie di Napoli hanno decretato la dissoluzione del Pd”.
A cura di Francesco Loiacono
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Beppe Grillo interviene sulle primarie di centrosinistra che si sono svolte a Napoli e sulle operazioni poco trasparenti all'esterno da alcuni seggi documentate dalle inchieste di Fanpage.it. Il leader del Movimento 5 stelle è intervenuto sul tema con più post su Facebook e con un articolo sul suo blog: "Le brogliarie di Napoli hanno decretato la dissoluzione del Pd", ha esordito Grillo, coniando un nuovo termine per riassumere quanto avvenuto a suo dire nel capoluogo campano.

I Cinque stelle avevano già rilanciato negli scorsi giorni la videoinchiesta realizzata dai reporter di Fanpage.it Alessio Viscardi, Antonio Musella e Peppe Pace all'esterno da alcuni seggi napoletani, dove si vedevano chiaramente individui, in alcuni casi consiglieri comunali, elargire ai votanti l'euro necessario per esprimere il voto oppure fornire chiare indicazioni su chi votare. Un altro video esclusivo di Fanpage.it aveva invece evidenziato come a partecipare alle primarie del centrosinistra vi fossero anche personaggi legati a Nicola Cosentino e al centrodestra.

Grillo: "Un quadro desolante"

Grillo ha però aspettato a commentare in prima persona quanto avvenuto, attendendo l'esito del ricorso di uno dei partecipanti alle primarie, Antonio Bassolino, superato per circa 500 voti dalla candidata renziana Valeria Valente. Quando la commissione di garanzia delle primarie ha dichiarato inammissibile il ricorso di Bassolino (per questioni puramente formali, perché presentato a oltre 24 ore dalla consultazione) il comico e leader del M5s non ha fatto mancare il suo giudizio: "Gli evidenti brogli e la compravendita di voti documentata dall'inchiesta di Fanpage sono stati dichiarati regolari e il ricorso di Bassolino è stato respinto. Doveva vincere la candidata "fiorentina" Valente, nel cui staff lavora la compagna di Silvestri, il candidato sindaco piddino di Casavatore indagato dalla Dda di Napoli per voto di scambio. Un quadro desolante".

"Le primarie piddine sono un regolamento di conti interno"

Nel suo intervento Grillo ne ha naturalmente approfittato per parlare anche delle primarie che si sono tenute a Roma e a Milano, a suo dire comunque viziate da altre irregolarità: "Chi ha comprato questi voti lo sapremo forse tra qualche anno, come è successo a Roma dove il presidenteminkia Orfini ha ammesso ieri dopo tre anni che le primarie del 2013 sono state inquinate da capibastone e rom. Goodmorning Orfini! Il Pd che si candida a governare le città più importanti d'Italia è frammentato in correnti e rigagnoli, ognuna vuole la sua parte soprattutto quelle legate alla criminalità".

Per il comico le consultazioni che si sono tenute nelle tre principali città d'Italia testimoniano come le primarie del Pd siano ormai diventate "un regolamento di conti interno vinto a seconda dei casi grazie all'intervento dei cinesi (Milano), della compravendita di voti (Napoli), delle schede bianche false (Roma) e alla fine nessun candidato sindaco è supportato in pieno nemmeno dal suo stesso partito. Se qualche candidato piddino dovesse disgraziatamente diventare sindaco non avrebbe il sostegno neppure dei consiglieri eletti assieme a lui, qualcuno sarebbe della maggioranza, qualcuno della minoranza, qualcuno della camorra e qualcuno della ‘ndrangheta, ed entro poco sarebbe dimissionato dal Bomba come successo a Marino. PD: Partito Disciolto!".

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