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Profumi falsi, l’ultima frontiera della contraffazione: finti tester venduti per originali

La nuova frontiera della contraffazione nei profumi sono i tester falsi: li fanno identici agli originali, con tanto di scritta “non vendibile”, in realtà contengono lo stesso miscuglio chimico non controllato che finisce sulle bancarelle nelle confezioni che replicano quelle delle case famose.
A cura di Nico Falco
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"Questo profumo ve lo diamo a metà prezzo, perché è un tester e non lo potremmo nemmeno vendere", con tanto di occhiolino per attirarsi quella complicità che tra venditore e acquirente non guasta mai. In realtà funziona come il classico pacco: il compratore crede di stare facendo un buon affare, di prendere un cellulare ultimo modello per pochi euro, ma quando apre la busta ci trova soltanto una tavoletta di legno. Ecco, è esattamente la stessa cosa: quello non è un vero tester, e dentro non c'è il vero profumo. Quella dei finti tester è forse una delle ultime trovate nel mercato della contraffazione dei prodotti cosmetici, uno degli affari più remunerativi per la malavita e che cammina di pari passo con quello dei vestiti falsi: reati che vengono spesso percepiti come minori, ma che nascondono giri di denaro a sei zeri.

La truffa del finto tester dei profumi

La truffa del finto tester la spiega a Fanpage.it il tenente colonnello Danilo Toma, del Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza. I tester originali vengono messi a disposizioni dei clienti nei negozi per provare le fragranze e non potrebbero essere venduti, ma ugualmente esiste un fiorente mercato e i falsari hanno trovato il modo di infilarsi qui. Li copiano identici, compresa la scritta "tester" su un lato e la dicitura che spiega che non è un prodotto vendibile al pubblico.

In questo modo si abbassano le difese. Il cliente, che potrebbe avere il dubbio di stare per acquistare un prodotto falso quando gli viene offerto un profumo costoso a pochi euro, è più disposto a pagare se invece vede quello che crede sia un tester venduto sottobanco. Del resto, si domanda, chi potrebbe mai copiare anche un tester?

I profumi falsi prodotti in Cina

I profumi falsi, così come gli altri tipi di cosmetici, vengono per lo più prodotti in Cina. Possono arrivare già pronti per la vendita ma anche come "semilavorati" da completare poi in laboratori clandestini con boccette ed etichette per arrivare al prodotto finito. Si distinguono dagli originali per l'approssimazione del confezionamento, ma molte volte il packaging è così curato, con tanto di finto certificato di autenticità, che l'unico modo per essere sicuri di comprare un originale è il prezzo: se ci offrono a pochi euro un profumo che viene venduto a oltre cento euro, sicuramente è un "pezzotto".

I rischi dei profumi falsi

I prodotti cosmetici venduti in Italia (o, in generale, quelli del circuito legale) sono sottoposti a severi controlli. Questo non avviene con profumi e trucchi che arrivano invece dal mercato "parallelo", ovvero quello della contraffazione. E, trattandosi di prodotti che vanno a stretto contatto con la pelle, i problemi possono essere molteplici: l'utilizzo di alcol, che viene usato come fissante, e l'uso di fragranze non controllate, possono dare luogo a infezioni molto fastidiose e anche, a volte, pericolose.

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Giornalista professionista dal 2011, redattore di cronaca nera per Fanpage.it dal 2019. Precedentemente ho lavorato per i quotidiani Cronache di Napoli, Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino.
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