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Noemi ferita dalla camorra a Napoli

“Prossime ore decisive”: la bimba ferita in piazza Nazionale è in coma

La piccola Noemi è ricoverata in coma farmacologico: si tratta di un particolare stato artificiale che viene indotto tramite farmaci per preservare gli organi vitali quando il paziente è sottoposto a delicatissime terapie e interventi chirurgici. La bambini è stata operata nella notte scorsa per la rimozione della pallottola, rimasta conficcata nelle costole.
A cura di Nico Falco
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Quarantotto ore, per capire come reagirà il corpo della bambina all'operazione. Per sapere se i polmoni riusciranno a superare il trauma, se di questa tragedia potrà rimanere soltanto un brutto ricordo che si affievolirà col tempo. Le prossime ore saranno decisive per le condizioni della piccola Noemi, la bimba di 4 anni rimasta ferita in un agguato ieri, 3 maggio, in piazza Nazionale, mentre era con la nonna, anche lei ferita ma di striscio da una pallottola. La piccola è stata sottoposta ad un intervento chirurgico poco dopo il suo arrivo all'ospedale pediatrico Santobono e, nella notte, è stata operata di nuovo per l'estrazione della pallottola. Il proiettile è entrato dalla schiena, nella zona della scapola destra, ha colpito una vertebra, le ha trapassato entrambi i polmoni e si è conficcato nelle costole. Ora Noemi è ricoverata in prognosi riservata in Terapia Intensiva, in coma farmacologico indotto; stamattina è stata sottoposta ad ulteriori accertamenti diagnostici.

Non si esclude al momento che l'agguato di ieri possa essere collegato a quello in cui è stato ucciso Luigi Mignano, lo scorso 9 aprile a San Giovanni a Teduccio. Per quell'omicidio stanotte sono scattati sette fermi. E questa mattina, davanti alla scuola Vittorino da Feltre, i vertici di Polizia e Carabinieri hanno rivolto il loro pensiero anche alla piccola N., ennesima vittima innocente delle guerre di camorra.

"A lei va il nostro pensiero affettuoso – dicono il questore Antonio de Iesu e il comandante provinciale dei carabinieri Ubaldo del Monaco – i due episodi, che entrambi hanno coinvolto dei bambini, ci lasciano addolorati e con grande angoscia e comprendiamo la grande sensazione di insicurezza che pervade la comunità. Con gli arresti di oggi abbiamo dato una prima risposta concreta, ma è ovvio che non ci fermeremo. Non daremo tregua a chi si è macchiato di un grave fatto di sangue con una bambina in ospedale che ora sta vivendo un momento difficile. Non lasceremo nulla di intentato".

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