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Regione Campania: “Folla fuori pizzerie e bar per asporto. Non devono controllare i titolari”

Unità di Crisi della Regione Campania: “I controlli sugli assembramenti all’esterno di ristoranti, pizzerie e pub, bar, caffetterie e altri locali per l’asporto non sono responsabilità del titolare dei negozi, ma spettano alle forze dell’ordine”. Per la ripresa del tennis bisognerà attendere l’ok del Governo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“I controlli sugli assembramenti all'esterno di ristoranti, pizzerie e pub, bar, caffetterie e altri locali per l'asporto non sono responsabilità del titolare dei negozi, ma spettano alle forze dell'ordine”. Lo chiarisce l'Unità di Crisi della Regione Campania, nella nota diffusa oggi pomeriggio, dopo le lamentele di molti gestori, preoccupati per eventuali sanzioni a causa del mancato rispetto della distanza sociale all'esterno dei locali da parte dei clienti. L'asporto, infatti, prevede che si possa andare a comprare il prodotto, come la pizza o il panino, direttamente al locale, aspettando il proprio turno, ritirando la merce e poi andando via. Non ci si può fermare, insomma, all'esterno del bar sorseggiando il caffè o consumando un trancio di pizza o un crocchè. Parere favorevole della task force di Palazzo Santa Lucia anche alla ripresa del tennis, ma la Regione, prima di autorizzarlo sul territorio campano, ha chiesto l'ok del Governo.

La decisione dell'Unità di Crisi sull'asporto

La Regione Campania, infatti, ha deciso di autorizzare l'asporto da parte dei locali di ristorazione a partire dal 4 maggio per la fase 2. In merito al commercio da asporto, quindi, l'Unità di Crisi della Regione ha ribadito: “che la responsabilità del titolare dell'esercizio riguarda solo i dipendenti dei locali e addetti al trasporto, ma non può riguardare eventuali assembramenti sulla strada, fuori dai negozi, la cui vigilanza spetta alle forze dell'ordine”. Per quanto riguarda la ripresa dell'attività sportiva del tennis, invece, si conferma “l'indicazione favorevole della task force, tenuto conto anche di distanziamento e uso non condiviso degli spogliatoi. Per evitare contenziosi con il Governo, l'Unità di Crisi ha chiesto ai ministeri competenti di condividere questo orientamento. Altre regioni hanno consentito la ripresa del tennis ma con ambiguità, e dando il via libera come "attività individuale o con un parente". Si attende quindi solo la condivisione da parte del Governo dell'orientamento della Campania favorevole alla ripresa del tennis”.

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