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Ripetitore 5G a Napoli Est, il Comune sospende le autorizzazioni dopo gli articoli di Fanpage.it

L’Arpac, intervenuta dopo gli articoli di Fanpage.it, boccia il progetto dell’antenna di via Mastellone a Ponticelli: “Parere negativo – scrive – emergono potenziali superamenti del limite di 6V/m” nelle case ai piani alti. Palazzo San Giacomo sospende le autorizzazioni: “Alle compagnie telefoniche 30 giorni per presentare un nuovo progetto o ripristinare lo stato dei luoghi”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il progetto del ripetitore 5G in via Mastellone
Il progetto del ripetitore 5G in via Mastellone

Svolta sul ripetitore telefonico di via Mastellone, 120 a Ponticelli. Dopo gli articoli di Fanpage.it l'Arpac ha inviato una istruttoria a Palazzo San Giacomo, che sulla scorta della comunicazione di "parere non favorevole" ha sospeso le autorizzazioni alle compagnie telefoniche. “Dalle elaborazioni previsionali effettuate, sulla scorta dei dati forniti dal tecnico incaricato dai gestori telefonici – scrive l'Agenzia Regionale per l'Ambiente – mediante il software in dotazione all'Agenzia, emergono potenziali superamenti del limite di 6 V/m nei punti di controllo individuati nella AIE”. Bloccato il progetto, tutto da rifare. Il Municipio ha concesso 30 giorni di tempo alle compagnie per presentare un nuovo progetto o, in alternativa, ripristinare lo stato dei luoghi. Della vicenda si era occupato Fanpage.it negli scorsi giorni.

Esultano i comitati: “Spostino il ripetitore lontano dalle case”

Per il comitato “Stop 5G di via Mastellone”, rappresentato dall'avvocato Maria Prisco, è una prima vittoria. I lavori del ripetitore erano iniziati il 18 novembre scorso, ma i residenti della zona avevano appreso solo lo scorso dicembre della realizzazione della mega-torre telefonica di 30 metri d'altezza, sostenuta da un plinto di fondazione alla base, con 12 antenne e 3 parabole, da costruire su un suolo privato, in parte adibito a coltivazione, che si trova però a circa 30 metri dalle abitazioni. Era subito partita una raccolta firme per delocalizzare l'impianto che dovrebbe ospitare anche le antenne del 5G, a servizio della rete di Napoli Est. “In due giorni – racconta l'avvocato Prisco – la petizione ha raccolto oltre 2mila sottoscrizioni”. I cittadini hanno chiesto di spostare il ripetitore in un'altra zona, lontana dalle abitazioni. Sulla vicenda era intervenuto anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che venerdì scorso ha incontrato i residenti del Rione Santarosa, nel corso di un sopralluogo. Numerose le interrogazioni in consiglio comunale del consigliere Diego Venanzoni (Pd): "Mai come in questa occasione – spiega Venanzonisu di un tema così delicato, legato alla tutela ed alla salute dei cittadini, il compito di vigilanza e controllo che ci è assegnato dalla legge è stato esercitato al meglio". Mentre i consiglieri dei Verdi Marco Gaudini e Stefano Buono hanno inviato una richiesta di chiarimenti agli uffici tecnici del Municipio per sollecitare una verifica delle autorizzazioni in merito alla presenza di una zona asfaltata all'interno del sito.

L'Arpac: “Superato il limite emissioni. Parere non favorevole”

Lo stop al progetto del ripetitore 5g da parte del Comune è arrivato a seguito del parere negativo dell'Arpac, che ha condotto anche delle simulazioni con il software in dotazione all'agenzia, tenendo conto anche delle linee guida 5G “Criteri per la valutazione delle domande di autorizzazione all'installazione di impianti di telefonia mobili con antenne mMIMO, che disciplinano i requisiti e le informazioni da fornire, pena il respingimento della domanda alla Autorità di Controllo”. “Dalle elaborazioni previsionali effettuate – scrive l'Arpac – sulla scorta dei dati forniti dal tecnico incaricato dai gestori telefonici, mediante il software in dotazione all'Agenzia emergono potenziali superamenti del limite di 6 V/m nei punti di controllo individuati nella AIE”. In particolare, l'Arpac si è basata sui dati raccolti su una delle abitazioni al quarto piano di un edificio vicino. Pertanto, l'Arpac “propone parere tecnico non favorevole alla realizzazione-adeguamento in oggetto”.

Il Comune sospende le autorizzazioni

L'Arpac, quindi, ha dato “parere non favorevole relativo alla compatibilità elettromagnetica del progetto di realizzazione dell'impianto”. Su questa base, il servizio Controlli Ambientali e Attuazione Paes del Comune di Napoli ha comunicato “la sospensione dell'efficacia del titolo autorizzativo per la realizzazione della Stazione Radio Base in via Mastellone 120”. “La società – conclude il Municipio – entro 30 giorni dovrà comunicare la presentazione del nuovo progetto o il ripristino dello stato dei luoghi”.

I Verdi: "Si faccia luce su questa vicenda"

Intanto, il gruppo dei Verdi in consiglio comunale chiede ragguagli all'amministrazione comunale sulla vicenda. "Da riscontri effettuati – scrivono i consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini, in una nota agli uffici tecnici del Municipio – attraverso le mappature satellitari è emerso che sui suoli interessati è stata recentemente realizzata un'ampia zona asfaltata. Si chiede di ricevere notizie in ordine alla conformità di tale intervento rispetto alla destinazione urbanistica dell'area e gli estremi del titolo abilitativo eventualmente rilasciato dagli uffici competenti. E dove dovesse risultare l'assenza totale o parziale di conformità dell'intervento realizzato, si chiede di intervenire con ogni urgenza per le verifiche e l'adozione dei necessari provvedimenti".

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