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Opinioni

Roberto Fico, dal Meetup M5S Napoli alla presidenza della Camera

Vita di Roberto Fico vista dall’ombra del Vesuvio. Ha guidato il primo meetup grillino in Italia, quello di Napoli e qui è stato la faccia del Movimento per molti anni ,candidandosi quando i voti non c’erano e il M5S prendeva non più dell’1,3%. Poi l’ascesa al Parlamento, la Commissione di Vigilanza Rai e ora lo scranno più alto di Montecitorio.
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Nella foto: Roberto Fico, presidente della Camera
Nella foto: Roberto Fico, presidente della Camera

Roberto Fico è il nuovo presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. L'ultima volta che ci siamo incontrati è stato in metropolitana, stazione Municipio, Napoli, pochi giorni fa. «Allora,  giornalista! Ma come, non hai visto le ultime notizie? Facciamo l'accordo con Pd...» e ridacchiava. L'accordo non sarebbe stato era col Pd, ma con la Lega di Matteo Salvini. Si sa, la politica è l'arte del possibile.

Corre l'obbligo di rovistare nei cassetti della memoria per tentare di spiegare chi è la terza carica dello Stato. Non certo un rocket man della politica: Fico non è stato sparato con un razzo dalla Camera allo scranno più alto di Montecitorio; la sua è una parabola dalla curva lunga. Correva l'anno 2005, quando lui e pochi altri fondavano il meetup "Amici di Beppe Grillo" all'ombra del Vesuvio. All'epoca si trattava di un gruppo di persone arrembanti e affascinate dai discorsi del comico genovese. Acqua libera e gratis, i bond che rovinavano i risparmiatori, wi-fi libero nelle città; piste ciclabili, raccolta differenziata e rifiuti zero. E poi farmaci, alimentazione, Telecom. Tutti i pezzi forti di Beppe ridiscussi a Napoli, aspettando di creare qualcosa di più. Fico, studi triestini e Erasmus in Finlandia, era lanciatissimo.

Fino al 2011 Fico è stato l'unica faccia del Movimento Cinque Stelle a Napoli. Era lui al fianco di Grillo nel 2005 quando si parlò di acqua pubblica per la prima volta a Napoli, in piazza Dante, era Fico nel 2010 e nel 2011 il candidato grillino alla presidenza della Regione Campania e a sindaco di Napoli. In entrambi i casi il M5S non superò il 1,3 % dei voti. «Il candidato eterno»; «Un perdente di insuccesso»; «Foglia di Fico» e chi più ne ha, ne metta (ah, i giornali quanto si sono sbizzarriti negli anni con quel cognome). Chi scrive ricorda bene quando il candidato a sindaco di Napoli per il Pd, il prefetto Mario Morcone (che poi dopo una sonora sconfitta elettorale è diventato capo di gabinetto di Marco Minniti) incontrando il suo avversario Fico nel gazebo pentastellato ebbe a dire: «Parli bene! Peccato che tu stai con loro.. e non cu nnuje!».

Roberto Fico nel 2005 con Beppe Grillo
Roberto Fico nel 2005 con Beppe Grillo

Quando a Napoli arriva Luigi De Magistris, inizialmente ci dialoga. È proprio Fico il riferimento dell'ex magistrato vomerese (che del resto deve a Grillo l'ingresso in politica, essendo stato candidato dal comico genovese alle Europee). Successivamente il filo non si ‘spezza' del tutto ma i rapporti si sfilacciano. A Fico sul fronte partenopeo viene imputata, se così possiamo dire, una eccessiva morbidezza di toni e di posizioni verso l'attuale sindaco di Napoli. Il motivo è molto semplice: con l'escalation di Luigi Di Maio, il neoeletto presidente di Montecitorio per evitare di perdere il treno nazionale si concentra soprattutto nel coltivare la parte di centrosinistra dell'elettorato pentastellato e degli iscritti. Mai posizioni imbarazzanti sui migranti, toni concilianti nelle interviste, sguardo sempre aperto verso le migliori pratiche europee (sul modello di successo del primissimo Grillo-politico: "In Germania fanno così! E in Italia?"). E poi, un'attenzione fortissima sui meccanismi dei media e da lì nasce l'idea dell'elezione a presidente della Commissione di Vigilanza della Rai.  Il suo rapporto coi cronisti non è mai stato conflittuale come per molti altri pentastellati, forse anche per la sua formazione scolastica (Scienze della Comunicazione a Trieste) ha fatto sue molte battaglie dei giornalisti precari nel corso degli anni ed è stato uno dei più critici dell'attuale dirigenza della Rai, affidata ad un altro napoletano, ovvero Mario Orfeo, già direttore del Tg1 e ora dg di viale Mazzini. Che troppo contento di questa elezione sicuramente non sarà.

Roberto Fico nella prima intervista visionabile su Youtube, 10 anni fa
Roberto Fico nella prima intervista visionabile su Youtube, 10 anni fa
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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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