Lo hanno affiancato mentre era in automobile, sul trafficatissimo Asse mediano di Napoli, all'altezza dello svincolo per Scampia. E hanno aperto il fuoco, con la canna della pistola puntata nell'abitacolo. Hanno esploso quattro colpi, tutti andati a segno. Un agguato di camorra, ancora una volta tra la gente. A morire sotto i colpi dei sicari Gennaro Sorrentino, 50 anni, di Scampia, già noto alle forze dell'ordine, crivellato dai proiettili mentre era alla guida intorno alle 12 di oggi, 7 settembre. A lanciare l'allarme è stato un automobilista di passaggio, che ha segnalato al 118 una automobile a bordo strada con una persona ferita.
Gennaro Sorrentino vicino agli Scissionisti di Secondigliano
L'uomo sarebbe morto sul colpo; l'automobile, ormai senza controllo, si è schiantata contro il guard-rail. Il mezzo su cui sono arrivati i killer si è dileguato subito dopo la sparatoria lungo l'Asse mediano, approfittando della strada a scorrimento veloce per allontanarsi e probabilmente tornare in città con uno degli svincoli successivi. Pluripregiudicato, Sorrentino aveva precedenti penali per droga, armi e associazione per delinquere; residente a Scampia, da qualche tempo si era trasferito a Sant'Antimo.
Sul posto i carabinieri della Compagnia di Marano. Le indagini partono dalla vita privata dell'uomo, pregiudicato, alla ricerca di un movente: si indaga negli ambienti della criminalità organizzata dell'area nord di Napoli; l'agguato, stando alle modalità con cui è stato messo a segno, sembra portare la firma della camorra che insanguina l'hinterland settentrionale, con faide pluridecennali, in primis quella degli Scissionisti. La vittima era stata in passato vicina proprio a questa fazione e ora i militari cercano di capire se l'uomo fosse rimasto legato al clan nato con la scissione dei Di Lauro o se si fosse di recente legato a uno dei gruppi malavitosi tra cui, negli ultimi tempi, si sono riaccesi ai contrasti.
Affiancato dai sicari sull'Asse mediano
Stando alla ricostruzione, i killer avrebbero intercettato l'automobile guidata da Sorrentino, probabilmente con l'aiuto di uno ‘specchiettista', ovvero colui che ha il compito di sorvegliare la vittima predestinata e il gruppo di fuoco lo avrebbe seguito lungo la strada provinciale 500 dell'asse perimetrale di Melito-Scampia, per poi affiancare l'automobile intorno alle 12 e aprire il fuoco. Per consentire i rilievi è stato necessario chiudere un tratto dell'Asse mediano, arteria fondamentale per il trasporto provinciale, tant'è che molti hanno pensato ad un incidente stradale, cosa non inusuale su quel tratto di strada. Si tratta infatti della superstrada che circumnaviga l'area a nord di Napoli e fa da collegamento con gli altri assi viari interni e la rete autostradale; gli automobilisti che procedono in direzione Napoli sono obbligati ad uscire ad Acerra, di conseguenza si registrano grossi disagi alla circolazione.