Stesa ai Quartieri Spagnoli contro casa del boss Mariano: esplosi 26 colpi di kalashnikov
La risposta è arrivata dopo poche ore: una sventagliata di mitra, proprio nella zona dove abita l'ex boss. E, con questo nuovo episodio, sembrano dissolversi anche gli ultimi dubbi: ai Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli, è guerra aperta. Si fronteggiano due gruppi criminali, uno in espansione e l'altro che potrebbe ricompattarsi intorno all'ex boss scarcerato. Da una parte i Ricci-Saltalamacchia, indeboliti dall'arresto di Eduardo Saltalamacchia, fermato a febbraio scorso per estorsione e ancora detenuto. Dall'altra, vecchi pregiudicati e nuove leve che invece fanno invece capo a un clan storico della camorra napoletana, quello dei Mariano, in particolare dopo la scarcerazione dell'ex boss Ciro Mariano, che da aprile 2018 è tornato ai Quartieri Spagnoli dopo 27 anni di detenzione.
La segnalazione dei colpi d'arma da fuoco è arrivata intorno alle 4.30 della notte tra il 16 e il 17 settembre. Sul posto è arrivata una volante del commissariato Montecalvario della Polizia di Stato; in due sopralluoghi, nell'immediato e qualche ora dopo, sono stati rinvenuti 26 bossoli di kalashnikov tra vico Colonne a Cariati e via Concordia. La zona è quella dove abitano dei pregiudicati dei Mariano, tra cui proprio l'ex boss, che già nel recente passato era stato destinatario di intimidazioni simili, anche se con questa "stesa" i rivali hanno voluto dare un'ulteriore dimostrazione della potenza criminale di cui può disporre il gruppo criminale.
A rendere verosimile la pista dei contrasti tra i Saltalamacchia e i Mariano, i luoghi dove sono avvenute le ultime stese. Sembra un botta e risposta, con le batterie di fuoco che vanno a sparare nel territorio dei nemici per intimidire e imporre la propria presenza. La notte del 16 settembre dei colpi di pistola sono stati esplosi in via San Liborio, alla Pignasecca. La notte precedente, quella del 15 settembre, una segnalazione alle forze dell'ordine che però non ha trovato riscontro: colpi di pistola sarebbero stati esplosi contro le case di un pregiudicato e di suo nipote, entrambi ritenuti vicini ai Mariano. Il 12 settembre, altri colpi in vico Concordia: erano stati trovati 5 bossoli a terra.