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Opinioni

Teatro San Carlo, mancano 200mila euro: sarà restaurato a metà

Mancano ancora 200mila euro per assicurare l’intero restauro della facciata del Teatro San Carlo (che cambierà colore). Si rischia dunque che la facciata che dà su piazza Trieste e Trento non venga ridipinta ora ma in un secondo momento. Il sindaco Luigi de Magistris: “Ce li metto io, anche personalmente”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il san Carlo visto dalla Galleria Umberto
Il san Carlo visto dalla Galleria Umberto

Al via il restauro del teatro San Carlo,  come annunciato da Fanpage.it. I lavori partono all'inizio di giugno 2019, oggi la consegna delle aree. Durata 5 mesi circa. Il primo lotto dei lavori prevede di rifare tutta la facciata esterna che dà sulla galleria Umberto I e una parte del lato che affaccia invece su Piazza Trieste e Trento. Ma non tutto. «Mancano ancora 200mila euro per completarlo», spiega il provveditore alle opere pubbliche per la Campania e il Molise, Giuseppe D’Addato, in conferenza stampa con il sindaco Luigi de Magistris e il soprintendente ai Beni Culturali Luciano Garella. Il progetto da 1,3 milioni di euro, infatti, attualmente prevede il rifacimento di solo due prospetti del teatro ed è finanziato per 800mila euro. Per evitare il rischio di un restauro a metà, il primo cittadino annuncia platealmente. «Siamo pronti a mettere noi i soldi, se necessario anche personalmente. Abbiamo previsto risorse aggiuntive nel piano strategico della città metropolitana, qualora ci dovessero essere dei problemi le useremo. Per fine anno – assicura – tutte le facciate saranno rifatte».

Interno del Teatro San Carlo
Interno del Teatro San Carlo.

Non appena saranno trovate le risorse, insomma, sarà finanziato anche il secondo lotto del progetto di riqualificazione, per il completamento della facciata che dà su piazza Trieste e Trento.
Resta fuori dal restyling, tuttavia, tutto il terzo lato del San Carlo che affaccia sui giardini di Palazzo Reale, in corrispondenza del cancello d’ingresso della Biblioteca Nazionale. Anche questa facciata attualmente coperta dai ponteggi di messa in sicurezza, ma non inserita nel progetto di riqualificazione attuale».

Allo studio, inoltre, la possibilità di cambiare il colore della massimo lirico partenopeo. «Bisognerà vedere cosa dicono le sezioni stratigrafichespiega il soprintendente Luciano Garellae le prove di descialbo. Sono degli esami che saranno integrati fra di loro e ci condurranno insieme alle analisi dell’iconografia storica, che non è probatoria, ma che ci può assistere e aiutare nell’individuazione delle coloriture. Vedremo quali sono gli esiti. Soltanto l’approccio materiale al cantiere ci consentirà di capire. Tenendo conto che l’operazione potrà basarsi su due principi teorici fondamentali: o andare con determinate scelte cromatiche in accordo con il resto dell’edificio del palazzo, oppure eventualmente andarsi a differenziare dallo stesso».

Il restauro conservativo del San Carlo era molto atteso, dopo il cedimento di alcuni calcinacci avvenuto nel 2014 che aveva costretto ad apporre le reti e le impalcature per la messa in sicurezza, tuttora presenti. Oggi è avvenuta la consegna delle aree del primo lotto alle due ditte incaricate dei lavori: la Sei1983 e la Ger srl. I lavori dureranno 156 giorni naturali e consecutivi, circa 5 mesi, e non ci saranno interruzioni per le Universiadi, spiegano i restauratori. «In tempo – spiega il Provveditore alle Opere Pubbliche, Giuseppe D'Addatoper l’apertura della stagione lirica del Teatro. L'intervento è di rilevanza notevole ed è stato volti in primis alla sicurezza per la pubblica incolumità, oltre alla restituzione del grande valore storico, artistico, monumentale dell'edificio Patrimonio Unesco. I lavori consistono in un delicato restauro conservativo dei prospetti in stile neoclassico. Con l'occasione verrà rimossa la rete di protezione installata, posta a causa dei numerosi distacchi di intonaci».

Per quanto riguarda le risorse, «facendo una somma tra le economie del ribasso e ciò che abbiamo a disposizione – aggiunge D'Addato – ci servirebbe una cifra di circa con 200mila euro che ci consentirebbe di poter terminare anche il risanamento del prospetto sul lato della piazza». Cifra, sulla quale, come detto, il sindaco Luigi de Magistris si è impegnato, affinché anche la facciata su piazza Trieste e Trento possa essere ultimata nella sua interezza. Si tratta in questo caso del secondo stralcio previsto dal bando di gara che sarebbe affidato direttamente alle stesse ditte vincitrici del primo lotto». Una volta assicurati i fondi – si prevede entro i prossimi giorni – potrà essere fatta tutta la facciata, senza tempi morti, concludendo il lavoro entro la fine dell'anno.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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