Universiadi 2019, l’atleta Erikah Seyama dell’Eswatini conquista tutti all’inaugurazione
Si chiama Erikah Seyama la bellissima atleta della Repubblica di Eswatini (ex-Swaziland) che ha conquistato il pubblico di Napoli (e di tutto il mondo) durante la cerimonia d'apertura delle Universiadi 2019. La splendida atleta del piccolo paese sudafricano è apparsa con i vestiti della propria terra assieme ad altri tre atleti della piccola compagini dell'emisfero australe, ma ha da subito conquistato oltre alle attenzioni delle telecamere anche quelle del pubblico sugli spalti e da casa, per la sua straordinaria somiglianza con la modella Naomi Campbell.
Chi è Erikah Seyama, bellissima atleta dell'Eswatini
Erikah Seyama, venticinque anni, gareggerà per la Repubblica di Eswatini nella disciplina nel salto in alto e dunque sarà nuovamente allo stadio San Paolo dove il mondo ha già preso atto della sua bellezza. E c'è da scommettere che una buona parte del pubblico tiferà anche per lei, visto che in poche ore sui social gli utenti si sono prima "scatenati" per trovarla e poi per lanciare campagne di turismo "di massa" nel piccolo paese sudafricano. Ma lei, in realtà, ha conquistato anche per la sua timidezza: riservatissima e quasi imbarazzata per l'improvviso "successo" riservatole al momento del passaggio della piccola delegazione di cui fa parte, la venticinquenne dell'Eswatini è una studentessa dell'università di Pretoria, in Sudafrica, paese che confina proprio con la piccola repubblica da cui proviene, un tempo nota come Swaziland. Ma lei proverà a convincere tutti anche con la sua forza: oltre ad essere bellissima, infatti, è un'autentica "pantera" del salto in alto. Già campionessa africana 2018, detiene il record nazionale nel suo paese nella disciplina dell'atletica in cui gareggia. E che proverà ora a Napoli a stupire tutti, magari portando a casa anche la medaglia più ambita, sperando questa possa essere il trampolino (vista la sua età al limite, 25 anni, per partecipare alle Universiadi), magari per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.