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Vent’anni fa moriva Pupella Maggio, una delle più grandi interpreti del teatro napoletano

Vent’anni fa, l’8 dicembre 1999, moriva Pupella Maggio, una delle più grandi interpreti del teatro napoletano. Figlia d’arte, nacque in un camerino del teatro Orfeo di Napoli, durante le prove di uno spettacolo della madre. Dopo un brillante carriera come attrice, ballerina e cantante, si è spenta a Roma per un’emorragia celebrale all’età di 89 anni.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Pupella Maggio nel film "Nuovo Cinema Paradiso"
Pupella Maggio nel film "Nuovo Cinema Paradiso"

L'8 dicembre del 1999, moriva Pupella Maggio, al secolo Giustina Maria Maggio, una delle più grandi interpreti del teatro napoletano. Nata il 24 aprile del 1910, era figlia d'arte: il padre, Domenico "Mimì" Maggio, era uno dei più grandi capocomici di quel periodo, mentre la madre Antonietta Gravante, faceva parte della "dinastia" Gravante che gestiva il circo equestre "Carro di Tespi". Fu proprio durante uno spettacolo che nacque "Pupella": la madre era nel camerino del Teatro Orfeo di via Carriera Grande – piccolo teatro in cui si esibiva anche un giovanissimo Totò – a poca distanza dalla stazione di Napoli, quando fu presa dalle doglie, e proprio il camerino teatrale fu la stanza dove vide la luce. Nata Giustina Maria, a spiegare il suo soprannome di "Pupella" fu proprio lei, raccontando un aneddoto che risaliva a quando era piccola, nella sua biografia "Poca luce in tanto spazio":

A due anni mi portarono in scena dentro uno scatolone legata proprio come una bambola perché non scivolassi fuori. E così il mio destino fu segnato. Da "Pupatella" attraverso la poupée francese, divenni per tutti "Pupella" nel teatro e nella vita.

La famiglia Maggio fu unica nel suo genere: 16 figli, praticamente una compagnia teatrale, 7 dei quali da adulti seguirono le orme paterne: xob Pupella attori furono Enzo, Beniamino, Dante, Icadio, Rosalia e Margherita.

Nel corso della sua lunga carriera fu attrice, ballerina e cantante, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale dovette improvvisarsi anche operaia nelle acciaierie di Terni. Scoperta da Eduardo De Filippo, iniziò una serie di spettacoli fortunati che in poco tempo la consacrarono sulla scena nazionale.  Lei fu la celebre Cuncetta la moglie di Lucariello in Natale in Casa Cupiello, capolavoro di Eduardo conosciuto e replicato in tutto il mondo. Apprezzata anche da Federico Fellini, che la volle nel grandioso "Amarcord", premio Oscar per il miglior film straniero, come Miranda, la mamma di Titta, il protagonista.

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Nell'ultima fase della sua vita ebbe anche la soddisfazione di prendere parte ad un altro film premio Oscar, ovvero "Nuovo cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore. Anche stavolta, il ruolo di una mamma del Sud, Maria, la mamma del protagonista Salvatore.

Pupella Maggio morì nel giorno dell'Immacolata del 1999 ad 89 anni all'ospedale Sandro Pertini di Roma, per emorragia cerebrale. Appena pochi mesi prima aveva partecipato alle riprese di "Fate come noi", film dell'allora giovane regista Francesco Apolloni, che fu dunque la sua ultima apparizione. Napoletana verace, oggi riposa nel Cimitero di Prima Porta a Roma.

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Giuseppe Cozzolino, giornalista, classe 1984. Laureato in Lingue Straniere, lavoro con Fanpage.it dal 2012, attualmente in forza alla redazione di cronaca di Napoli. Videogamer e appassionato di musica, di cani e di storia, soprattutto antica.
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