La fabbrica di elettrodomestici Whirlpool non chiuderà lo stabilimento di Napoli, dove ci sono 420 dipendenti. "Il risultato dell'incontro è positivo. Abbiamo ribadito la strategicità dell'Italia e che investiremo 250 milioni. Abbiamo confermato come richiesto dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio lo scorso incontro che non chiudiamo il sito di Napoli e che garantiremo l'occupazione". A parlare è l'amministratore delegato di Whirlpool per l'Italia, Luigi La Morgia, al termine del tavolo di confronto al ministero del Lavoro a Roma, parole che sarebbero state confermate anche dal presidente di Whirlpool Emea, Gilles Morel. Adesso grazie anche all'aiuto del ministro ci muoveremo su un tavolo di discussione di merito per andare a analizzare tutte le possibili soluzioni con il supporto delle parti sociali e le istituzioni.
"Nessuna chiusura, nessun disimpegno e la piena occupazione dei lavoratori coinvolti in questa vicenda: questi sono i capisaldi che abbiamo ottenuto e sui quali possiamo ricostruire. Oggi abbiamo avuto delle conferme importanti che fanno segnare uno step decisivo per la situazione del sito di Napoli". Cosi' in una nota il vicepremier Di Maio, dopo l'incontro al Mise del tavolo Whirlpool con l'azienda, le Regioni coinvolte, i rappresentanti sindacali e le figure apicali della multinazionale.
La crisi Whirlpool a Napoli
A Napoli, nella zona Orientale, c'è da molti anni uno stabilimento di elettrodomestici Whirlpool che è arrivato a occupare oltre quattrocento fra quadri e operai. Qualche mese fa le parti sociali avevano siglato un patto sul piano industriale della multinazionale e nulla c'era su Napoli e sul suo futuro che pareva dunque tranquillo. E invece poche settimane fa è arrivata la notizia di una riconversione del sito e la cessione del ramo d’azienda a una società terza. Immediata la reazione dei lavoratori che sono scesi in piazza scioperando ma anche del governo che ha accusato l'azienda di non rispettare i patti e annunciato un blocco degli incentivi di Stato. Ora, dopo settimane di tensione, forse la svolta è positva per i lavoratori. "Ora occorre elaborare con il Ministero dello Sviluppo economico una proposta che renda sostenibile la produzione di lavatrici a Napoli. Apriremo un tavolo di merito che provi a convincere Whirpool, dato che finalmente la Direzione aziendale si è detta pronta a ragionare di ogni soluzione senza pregiudiziali". Lo afferma il segretario nazionale Uilm, Gianluca Ficco, al termine del tavolo al Mise.
“Per la prima volta – hanno dichiarato Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, e Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli – l’azienda ha accettato di discutere la nostra proposta, non escludendo che la soluzione della vertenza possa anche essere trovata senza la vendita dello stabilimento. Il tavolo continuerà a stretto giro per individuare una soluzione condivisa. Infine – concludono – abbiamo chiesto all’azienda un comportamento leale, per permettere al confronto di svilupparsi senza forzature. Non è piaciuto ai lavoratori il prelievo notturno delle lavatrici dal magazzino di Caserta. Quello di oggi è stato un piccolo passo avanti, e importante è che sia avvenuto alla presenza del presidente Morel. Ora attendiamo la rapida convocazione del tavolo per andare a vedere nel merito la serietà delle affermazioni fatte al tavolo".