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Opinioni

Acerra, ennesimo impianto in fiamme in Terra dei fuochi: “Noi sempre più abbandonati”

L’incendio alla Eurometal è l’ennesimo di una lunga serie di roghi che stanno colpendo le aziende del settore dei rifiuti in Campania negli ultimi due anni. I comitati: “Non possiamo sopportare questa pressione ambientale ad Acerra, siamo sempre più abbandonati nonostante i proclami”. A maggio è prevista la visita di Papa Francesco, Stop Biocidio: “Riaccenda la luce, lo aspettiamo con gioia”
A cura di Antonio Musella
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Le fiamme si sono sviluppate nella notte nel piazzale della Eurometal, un'azienda nella zona industriale di Acerra che si occupa di smaltimento dei rifiuti. Ancora una volta un impianto un'incendio colpisce le aziende del settore, è l'ennesimo episodio in Campania. Una nube di fumo ha avvolto la città che ospita l'inceneritore della Regione Campania. Nonostante la pioggia e il lavoro dei vigili del fuoco, in mattina ci sono ancora focolai all'interno dell'area occupata dai rifiuti. I comitati non ne possono più.

"Sempre più abbandonati, Acerra non può sopportare questa pressione"

La Eurometal si occupa di smaltimento di rifiuti ferrosi e non, un impianto che sorge poco distante dall'inceneritore costruito da Impregilo e gestito da A2A per conto della Regione Campania, in un'area dove gli impianti di smaltimento di rifiuti sono numerosi e l'inquinamento dei terreni è stato più volte certificato in questi anni. Le fiamme sono divampate nell'azienda intorno all'1:30 della notte, sul posto sono giunti dapprima gli attivisti dei comitati della zona e poco dopo i vigili del fuoco che hanno iniziato le operazioni per spegnere il rogo. Le fiamme, alte quasi 20 metri, hanno generato una nube di fumo nero che si è spostata sulla città di Acerra. "Siamo arrivati quasi subito – spiega a Fanpage.it Alessandro Cannavacciuolo attivista storico di Acerra – si sentivano esplosioni perché evidentemente le fiamme hanno fatto esplodere delle cisterne, ci siamo dovuti spostare perché dopo un po' si sentiva un calore insopportabile. I titolari dell'azienda ci hanno intimato di non riprendere la scena, ma abbiamo deciso lo stesso di far sorvolare un drone per riprendere la scena". Gli inquirenti dovranno accertare l'origine del rogo per capire l'esatta dinamica dei fatti. Non sempre infatti si tratta di incendi di dolosi, spesso è l'incuria delle aree esterne che permette lo svilupparsi delle fiamme: "Gli stessi gestori si lamentano che le aree esterne sono piene di sterpaglie e non viene fatta la manutenzione, questo secondo loro ha causato l'inizio dell'incendio che si è poi propagato su tutta l'area occupata dai rifiuti – sottolinea Cannavacciuolo – le fiamme ci sono ancora stamattina e i vigili sono impegnati a spegnerle". Nessuna informativa ai cittadini è arrivata da parte del Comune di Acerra, la pioggia ha abbattuto le polveri sottili generate dall'impianto che sono quindi precipitate sul terreno. "Qui ad Acerra ci sentiamo abbandonati – spiega Cannavacciuolo – nonostante i proclami la nostra terra è martoriata, continuano a essere presenti troppe aziende che si occupano di smaltimento di rifiuti. C'è bisogno di una legge regionale che autorizzi gli impianti di smaltimento dei rifiuti tenendo presente il principio della pressione ambientale sui territori".

Una lunga sequela di incendi ed a maggio arriva Papa Francesco

E' lunghissima la lista degli impianti di smaltimento di rifiuti che sono stati colpiti da incendi in Campania negli ultimi due anni, da Caivano a San Vitaliano, da Villa Literno ad Acerra, misteriosi incendi hanno flagellato un settore da sempre incline ad infiltrazioni criminali e condizionamenti. Il caso più eclatante è probabilmente quello dell'incendio dell'azienda di proprietà della Di Gennaro spa di Caivano, che si occupa di smaltimento di plastica, carta e altri materiali da riciclo. Il 25 luglio 2018 un impressionante incendio mandò in fumo tonnellate e tonnellate di rifiuti che generarono una impressionante nube di fumo nero che avvolse l'intera provincia di Napoli. Per quel rogo il titolare dell'azienda è stato interdetto dall'attività per dodici mesi perché ritenuto colpevole di incendio colposo. La misura restrittiva fu emessa dal Tribunale di Napoli Nord due mesi fa, il 2 dicembre del 2019. A Luglio del 2018 fu colpita la B energy di San Vitaliano, sempre da un incendio di carattere doloso, a marzo del 2019 è toccato alla Be.Ma di Villa Literno in cui bruciarono tonnellate di carta, solo per citare alcuni degli esempi più eclatanti. Il prossimo 24 maggio Papa Francesco sarà proprio ad Acerra in occasione dell'anniversario dell'enciclica "Laudato Sii", il primo atto ufficiale della chiesa cattolica che si è schierata apertamente a difesa dell'ambiente. Un appuntamento che i comitati hanno messo al centro della loro agenda per rilanciare l'attenzione sul dramma della terra dei fuochi: "Siamo contentissimi della visita del Papa, lo aspettiamo con gioia – spiega a Fanpage.it Raniero Madonna di Stop Biocidioil suo lavoro sui temi ambientali è stato preziosissimo per tutta la terra dei fuochi, ci auguriamo che la sua visita riaccenda la luce su questo tema così importante, c'è bisogno di intervenire ed invece la politica spesso tende a spegnerla la luce come nel caso del governatore De Luca".

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Giornalista napoletano, a Fanpage.it dal 2012, videoreporter mi occupo di cronaca, politica, inchieste ed approfondimenti. Tra gli autori di alcune tra le più importanti inchieste di Fanpage.it, mi sono occupato tra le altre cose del caso Ilaria Alpi, delle navi dei veleni, delle attività oscure dei servizi segreti italiani, del contrabbando internazionale. Sono stato tra i primi giornalisti italiani ad occuparsi della Terra dei fuochi, pubblicando negli anni per Fanpage.it numerose inchieste e approfondimenti. Mi occupo da sempre dei temi legati all'ambiente su tutto il territorio nazionale. Ho fatto parte del team di giornalisti che hanno documentato i brogli alle primarie del Pd di Napoli nel 2016 e alle successive elezioni comunali del capoluogo partenopeo documentando il voto di scambio. Vincitore nel 2019 del "Premio Landolfo" e del "Premio Donelli". HO pubblicato 5 volumi tra cui: "Chi comanda Napoli" (Castelvecchi 2012), "Il paese dei Veleni" (Round Robin 2014), "Nuovi Schiavi" (Round Robin 2015).
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