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Allerta meteo e scuole chiuse, De Magistris la spara grossa: “Venti fino a 120 km all’ora”

De Magistris in conferenza stampa spiega perché ha chiuso le scuole per allerta meteo: “Aeronautica Militare, Cnr e Protezione Civile mi hanno assicurato forti raffiche dal pomeriggio fino a 120 chilometri all’ora”. Ma in mattinata il tempo si è mantenuto sopportabile. Proteste delle mamme per il terzo giorno di chiusura dei plessi nel mese di novembre.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scuole chiuse per maltempo questa mattina a Napoli. L'allerta gialla per il vento diramata ieri dalla Protezione Civile ha spinto il sindaco Luigi de Magistris ad emanare l'ordinanza di chiusura degli istituti, anche se il tempo in mattinata si è mantenuto abbastanza sopportabile e molte mamme si sono lamentate per l'ennesimo stop alle lezioni che ha tenuto a casa i bimbi. Ma il primo cittadino in conferenza stampa per presentare la nuova giunta a Palazzo San Giacomo ha difeso la scelta: “In questo momento elettrico per tutti – dice de Magistris , in una dichiarazione pubblica, registrata anche da tv e radio – si sono messi anche Eolo e Giove Pluvio. Ieri mi hanno detto sia l'Aeronautica Militare, che il Cnr, che la Protezione Civile che noi avremo da mezzogiorno all'una di domani in poi venti progressivamente da 80 a 120 km orari”. Insomma, una vera e propria tempesta ciclonica, secondo le parole del primo cittadino, sta per abbattersi su Napoli.  Basti pensare che secondo la scala Beaufort, il vento a 120 chilometri all'ora è quello di un uragano.

A novembre terzo giorno di stop alle lezioni

A novembre è già il terzo giorno di stop delle scuole che si conta a Napoli. In questo caso è arrivato con una previsione di allerta gialla. Normalmente, infatti, anche se la procedura non è automatica, le scuole e gli altri luoghi pubblici sensibili, vengono chiusi in presenza di una allerta arancione. Ma la decisione dipende molto anche dallo stato di manutenzione di alberi ed edifici, non uguale in tutte le città. La scelta se chiudere o meno, poi, alla fine è a discrezione del sindaco della città.

Le polemiche: "Chiusure dettate da mancate manutenzioni?"

La commissione Infrastrutture e Lavori Pubblici ha chiesto all'amministrazione comunale un dossier sullo stato stato delle manutenzioni degli edifici e se siano questi i motivi della disposizione della chiusura degli istituti. “Continuano a pervenire alla Commissione lavori Pubblici – scrive in una nota al Comune Nino Simeone – lamentele da parte di cittadini per la chiusura delle scuole ad ogni allerta meteo, anche non gravissima(colore giallo). Si chiede di conoscere quali siano i criteri che spingono l'Amministrazione a mettere in atto provvedimenti così drastici, come la sospensione delle lezioni, che vanno ad impattare fortemente sulle dinamiche familiari dei nostri concittadini. La sicurezza e la pubblica incolumità sono sicuramente da salvaguardare e vengono al primo posto, ma se esiste un pericolo conseguente a probabili fenomeni atmosferici avversi, non dovrebbe esistere solo per gli edifici scolastici e per gli alunni, ma per tutti gli stabili e per tutti i nostri concittadini".

"Non vorrei quindi – conclude la nota – che queste continue chiusure, che penalizzano gli alunni stessi ed i loro sacrosanto diritto all'istruzione, fossero la conseguenza di una mancata o approssimativa manutenzione delle strutture scolastiche, così come del verde pubblico, visto che anche i parchi ed i cimiteri, con l'allerta meteo, vengono interdetti all'accesso. Cosa accadrà nei prossimi mesi, in cui tendenzialmente i fenomeni meteorologici avversi sono sempre frequenti? Vorrei che ci fosse chiarezza nei confronti dei cittadini napoletani e che si dicesse loro, con la massima sincerità, quali siano le reali cause che spingono il sindaco ad emettere continue ordinanze a seguito di allerta meteo, perché non è spiegabile che in regioni del nord dove sono all'ordine del giorno temporali e bufere si va tranquillamente a scuola e da noi ad ogni maltempo si resta invece a casa. Aspetto pertanto un cortese riscontro, che possa servire, anche all'Amministrazione per chiarire le posizioni e le responsabilità di chi è chiamato al gravoso compito di mettere in atto provvedimenti a volte impopolari e che mal vengono digeriti dalla popolazione”.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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