La classica goccia che fa traboccare il vaso. L'incendio di pneumatici che si è verificato ieri nella zona industriale di Battipaglia, nella provincia di Salerno, che ha reso l'aria irrespirabile, costringendo gli enti competenti a chiudere attività commerciali e scuole della zona anche per la giornata di oggi, ha smosso le coscienze dei cittadini, esasperati per i continui roghi tossici. In molti allora hanno deciso di passare all'azione e sono scesi in piazza, bloccando l'accesso dei camion allo Stir locale, il centro di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti. Tanti i cittadini che hanno deciso, per far sentire la propria voce e continuare la protesta, di dormire in tenda davanti all'impianto di trattamento dei rifiuti per bloccare, anche questa mattina, le operazioni dello Stir.
Incendio a Battipaglia, cittadini infuriati
I social, in questa occasione, si sono rivelati uno strumento utile per fare fronte comune contro il problema. I cittadini si sono infatti organizzati tramite il gruppo Facebook "Battipaglia dice no". La protesta è stata appoggiata anche dall'amministrazione comunale, con il sindaco Cecilia Francese e il vicesindaco Stefano Romano che si sono avvicendati al fianco dei manifestanti all'esterno dello Stir.
È proprio il gruppo che, con un comunicato, rende noto un primo, piccolo risultato della protesa. Questa mattina il sindaco Francese, il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese e il presidente dell'Ente d'ambito per i rifiuti firmeranno un atto con il quale si afferma che Battipaglia è una città a forte vocazione agricola e che quindi non può essere oggetto di altri insediamenti – o dell'ampliamento di quelli già esistenti – di impianti di trattamento e stoccaggio di rifiuti.