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B&b e case vacanza: la legge più vecchia in Campania, in Europa è stop alla speculazione

Sono le Regioni a regolamentare il mercato e in Campania c’è la legge più vecchia datata 2001. La legge nazionale invece stimola l’immissione sul mercato delle case vacanza grazie alla tassazione agevolata, fenomeno che ha impatti devastanti sul mercato delle locazioni. In tutto il mondo gli enti locali si attrezzano per fermare la speculazione, dal caso di Vienna a quello di Amsterdam che stabilisce il tetto di 1.000 euro al mese per gli affitti ai residenti.
A cura di Antonio Musella
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L'inchiesta "L'oro di Napoli" di Fanpage.it ha mostrato uno spaccato del processo di speculazione intorno al boom del turismo nella città di Napoli legato allo sfruttamento massivo di B&B, fittacamere e case vacanza. Un fenomeno in cui ci si illude di poter produrre una ridistribuzione della ricchezza proveniente dall'aumento dei flussi turistici, mentre si è davanti ad una mera bolla speculativa le cui conseguenza portano a modificare pesantemente il contesto sociale ed economico del centro cittadino. È la turistificazione, quel processo globale che sta cambiando il volto delle città in tutto il mondo, a discapito della popolazione storica e del tessuto commerciale dei centri cittadini. Ma quali sono le norme che governano il processo? E cosa sta avvenendo nel resto d'Europa?

In Campania la legge più vecchia

Le leggi che regolamentano il mercato dell'offerta turistica extralberghiera sono di competenza delle Regioni. Sono queste le norme che stabiliscono quanto può essere grande un B&B, i cui gestori pagano le tasse come integrazione al reddito, e che regolamenta il funzionamento dei fittacamere che grazie alla legge dello Stato numero 96 del 2017, pagano una tassazione al 21%, la cosiddetta cedolare secca che si applica anche per gli affitti ad equo canone per famiglie disagiate. Le stesse norme regionali regolano il funzionamento delle case vacanze, interi appartamenti che vengono tolti dal mercato della locazione per i residenti e messi a disposizione dei turisti, con un enorme impatto sulla vita degli abitanti delle città che non riescono più a trovare casa. Roma, Venezia, Firenze, Milano, Napoli, sono tra le città che usufruiscono maggiormente dei flussi turistici nel nostro paese. Un contesto che ha subito, come nel caso di Napoli, importanti modificazioni negli ultimi anni con un'impennata dei visitatori. A questo fenomeno andrebbe contrapposto una capacità delle Regioni di stare al passo con i tempi e quindi aggiornare le leggi in base ai cambi di contesto. Guardando i dati si scopre che la Regione Campania ha la legge più vecchia in materia, datata 2001. La Regione Lazio ha una legge del 2007, mentre le altre regioni che ospitano le principali mete turistiche hanno una legislazione molto recente. La Lombardia ha una legge del 2015, il Veneto del 2013, la Toscana del 2016, il Piemonte ha addirittura aggiornato la propria legge nel 2018. Le norme che non tengono conto dell'aumento dei flussi e dei fenomeni speculativi sul mercato dei B&b, fittacamere e case vacanze, risultano essere vecchie e poco efficaci per contrastare i fenomeni di illegalità e i processi di turistificazione. La legge nazionale del 2017, che stabilisce il 21% di pressione fiscale per le case vacanza ha di fatto favorito questo tipo di segmento dell'offerta turistica anche a discapito delle altre forme di accoglienza turistica. Piuttosto che affittare qualche stanza o aprire un'impresa per gestire un fittacamere, il proprietario di casa sarà sempre invogliato ad affittare l'intero appartamento ai turisti per meno di 30 giorni, sottraendolo di fatto al mercato della locazione ordinaria.

Il caso di Vienna: tetto di 90 giorni per le case vacanza

Nel resto d'Europa gli enti locali hanno iniziato a porre un argine al problema della turistificazione. La nuova giunta comunale di Vienna ha proposto di introdurre un tetto di 90 giorni di locazione massima annuale per le case vacanza. Un modo per governare il fenomeno e per contrastare la diminuzione di case sul mercato delle locazioni per i viennesi. Nella capitale austriaca sono 2.000 le case sottratte al mercato dei fitti per residenti nell'ultimo anno ed a questo è seguito un'impennata dei costi di locazione. Secondo la testata austriaca "Der Standard" affittare una casa vacanze ai turisti nel centro di Vienna per 25 giorni al mese può fruttare fino 6.100 euro. Il caso di Vienna ci aiuta anche a comprendere meglio il caso di Napoli. Nel 2018 gli annunci sul portale Air BnB per la città di Vienna erano 8.600, mentre quelli della città di Napoli aggiornati a novembre 2019 sono 7.400, possiamo quindi parlare della stessa portata. I flussi turistici ci dicono che Vienna ha ospitato solo nel primo semestre 2016, 6,6 milioni di visitatori a fronte dei 3,7 milioni dell'intero anno 2018 di Napoli. In buona sostanza Vienna e Napoli hanno lo stesso numero di B&b, case vacanze e fittacamere ma la capitale austriaca deve ospitare quasi il triplo dei turisti del capoluogo partenopeo. Se contiamo che Vienna ha 1,8 milioni di abitanti  su 414 km² e Napoli circa 900 mila su 117 km², si comprende come l'impatto del fenomeno di sottrazione di case per residenti all'ombra del Vesuvio sia notevolmente maggiore.

Ad Amsterdam tetto di 1.000 euro al mese per gli affitti

La capitale olandese ha di certo dei numeri da capogiro rispetto alle presenze turistiche, circa 18 milioni di visitatori all'anno. Anche in questo caso i fenomeni di turistificazione hanno portato al città e i suoi residenti a gravi disagi sia sul mercato della locazione sia per quello che riguarda il processo di cambiamento delle attività commerciali. La giunta rosso-verde del comune di Amsterdam guidata da Femke Alsema del partito ambientalista GroenLinks, ha deciso di stabilire un tetto per gli affitti nel centro della città di 1.027 euro al mese. Questo per venire incontro ad un'emergenza casa che nella capitale olandese ha prodotto anche la nascita di comitati di cittadini e associazioni che sono scesi sul piede di guerra contro Air BnB. La città di Berlino ha assunto circa due anni fa misure ancora più restrittive, obbligando il portale a mettere in fitto solo le singole stanze, quindi B&B e fittacamere escludendo dal mercato le case vacanze, ovvero quella tipologia che di fatto devasta il mercato per i residenti. Anche in questo caso movimenti ed associazioni si sono mobilitati nella capitale tedesca per chiedere misure di contrasto contro la turistificazione. Ma non sono casi isolati, in tutto il mondo i cittadini, i movimenti e le associazioni fanno pressione sui governi locali per porre nuove regole al turismo di massa per salvaguardare la qualità della vita dei residenti, Parigi, Barcellona ma anche Tokyo. Il governo Giapponese infatti due anni fa ha imposto a Air BnB un tetto massimo di 180 giorni di fitto turistico all'anno per le case vacanza. Un nuova legge che portò alla riduzione dell'80% degli annunci del portale che riguardavano il Giappone. Almeno in questo Napoli è sicuramente seconda a Tokyo.

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Giornalista napoletano, a Fanpage.it dal 2012, videoreporter mi occupo di cronaca, politica, inchieste ed approfondimenti. Tra gli autori di alcune tra le più importanti inchieste di Fanpage.it, mi sono occupato tra le altre cose del caso Ilaria Alpi, delle navi dei veleni, delle attività oscure dei servizi segreti italiani, del contrabbando internazionale. Sono stato tra i primi giornalisti italiani ad occuparsi della Terra dei fuochi, pubblicando negli anni per Fanpage.it numerose inchieste e approfondimenti. Mi occupo da sempre dei temi legati all'ambiente su tutto il territorio nazionale. Ho fatto parte del team di giornalisti che hanno documentato i brogli alle primarie del Pd di Napoli nel 2016 e alle successive elezioni comunali del capoluogo partenopeo documentando il voto di scambio. Vincitore nel 2019 del "Premio Landolfo" e del "Premio Donelli". HO pubblicato 5 volumi tra cui: "Chi comanda Napoli" (Castelvecchi 2012), "Il paese dei Veleni" (Round Robin 2014), "Nuovi Schiavi" (Round Robin 2015).
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