
Il concertone di Paul McCartney in piazza del Plebiscito a Napoli è già un successo di pubblico. I biglietti stanno andando a ruba, nonostante i prezzi non proprio popolari, e sono già stati staccati quasi 10mila tagliandi con la prevendita dei primi giorni. Ma non c'è ancora alcuna autorizzazione dalla Soprintendenza per la concessione della piazza per il 10 giugno 2020. Negli uffici comunali che si occupano degli eventi in città non sono in corso procedimenti amministrativi sul concerto dell'ex Beatle in piazza del Plebiscito, presentato ufficialmente mercoledì in conferenza stampa a Palazzo San Giacomo dal sindaco Luigi de Magistris.
Nessun amministrativo in corso per il concertone
Risulta solo una richiesta da parte del Comune agli uffici del Ministero dei Beni Culturali di Palazzo Reale. L'ipotesi di progetto per il mega-show annunciata, finora, prevede di realizzare il palco tra le due statue equestri al centro della piazza – che dovrà convivere con il cantiere della metropolitana Linea 6 che a giugno sarà ancora in piedi, anche se probabilmente in forma ridotta – mentre la Tribuna con i posti a sedere dovrebbe essere costruita davanti a Palazzo Reale. E non è detto che il nuovo Soprintendente Luigi La Rocca, che a luglio è succeduto a Luciano Garella, dia il suo benestare senza riserve, considerando che tra i suoi primi atti, a settembre, c'è stato il blocco di una autorizzazione per un evento in piazza Trieste e Trento, autorizzato solo dal sindaco, con tanto di segnalazione ai carabinieri.
Polemiche sui concerti a pagamento in piazza Plebiscito
Il concerto di McCartney, ad ogni modo, sarà uno show di livello internazionale, che darà lustro e visibilità alla città, ed è molto probabile che alla fine arriveranno tutte le autorizzazioni anche per piazza del Plebiscito, che al momento non ci sono ancora. Ma già non mancano le polemiche. In particolare sull'utilizzo commerciale della piazza, vincolata dalla Soprintendenza dal 2013, con lo sbigliettamento a pagamento per gli eventi, che suscitò già polemiche nel 2013 in occasione del concerto di Bruce Springsteen, quando la piazza fu transennata e recintata con i pannelli a protezione del palco e dei posti a sedere degli spettatori paganti. “No allo sbigliettamento”, attacca il consigliere comunale, Diego Venanzoni (Pd), che aggiunge: “Benvenuto Paul, Napoli sarà felice di accoglierti. Ma l'idea di concedere Piazza del Plebiscito è del tutto inopportuna e sbagliata. Una piazza di tale pregio non può assolutamente essere svenduta e dunque si profila la stessa operazione che è avvenuta per il lungomare di Napoli da anni luogo di eventi il cui ritorno è di natura esclusivamente commerciale".
"Confido – conclude – in un atto di responsabilità della Soprintendenza di Napoli da sempre sensibile alla salvaguardia del patrimonio storico e culturale della città. Le notizie peraltro del costo dei biglietti non mi pare siano in linea con un'amministrazione di sinistra da sempre attenta alla difesa dei più disagiati e dei ceti meno abbienti della città. Del resto la recente convenzione siglata col Calcio Napoli prevede la possibilità che alcuni concerti si possano svolgere nel bellissimo e rinnovato stadio di Fuorigrotta”.
