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Allarme contagi in Campania nelle case di riposo per anziani, la situazione aggiornata

I pazienti della casa per anziani “La casa di Mela”, a Fuorigrotta (Napoli), verranno trasferiti in ospedale. Nella struttura ci sono stati in questi giorni tre decessi e alcuni pazienti avevano manifestato sintomi collegabili al coronavirus; la scoperta del 118 dopo la segnalazione della prima morte. Il test aveva rivelato la positività di 23 di loro.
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A cura di Nico Falco
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Sono in corso da stamattina, 2 aprile, le operazioni per il trasferimento in ospedale degli ospiti di "La casa di Mela", la casa albergo per anziani di Fuorigrotta, quartiere della zona ovest di Napoli, dove nei giorni scorsi ci sono stati tre decessi e dove 23 persone sono risultate positive al coronavirus. Verranno ricoverati in diversi reparti ospedalieri, individuati in base alle condizioni di salute degli ospiti; quelli positivi saranno trasferiti nei reparti dedicati del Loreto Mare, quelli negativi andranno invece in altre strutture e chi non ha bisogno di cure, invece, sarà spostato in altre strutture private con disponibilità di posti letto. L'assessore alla Salute del Comune di Napoli, Francesca Menna, ha fatto sapere che è stato attivato il protocollo per la sanificazione della struttura, che si trova all'interno delle Scuole Pie di Fuorigrotta, e che "il personale è già stato sottoposto a tampone". "La sinergia dei vari attori istituzionali, ciascuno per le proprie competenze – ha aggiunto Diego Civitillo, presidente della Decima Municipalità – sta procedendo ad evitare la nascita di un possibile focolaio in una zona centrale del quartiere di Fuorigrotta".

Proprio la paura di un focolaio si era diffusa in zona nei giorni scorsi, dopo la scoperta di un primo decesso. La situazione era emersa in seguito all'intervento del 118, chiamato dai responsabili della struttura per la morte di uno degli ospiti. I controlli avevano evidenziato che altre persone manifestavano dei sintomi riconducibili a Covid-19 e, come ha rilevato la Regione Campania in una nota, malgrado tre di loro presentassero sintomi anche gravi, nessuno aveva allertato i soccorsi.

Dopo le necessarie verifiche nella struttura di Fuorigrotta, si legge in una nota dell'Asl Napoli 1 Centro, è stato "disposto il trasferimento degli ospiti a tutela della loro stessa salute. Dalle verifiche effettuate sono infatti emerse condizioni igienico-sanitarie non adatte al proseguo dell’attività rispetto alle attuali condizioni di salute dei pazienti, molti dei quali risultati positivi al COVID-19". "Abbiamo disposto un intervento ad horas da parte di una task force del 118 in sinergia con il Distretto Sanitario di base e l’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva – spiega il direttore generale dell'Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva – con il compito di aggiornare il quadro clinico dei singoli pazienti che, a seconda delle esigenze, saranno trasferiti nelle strutture più appropriate".

In una nota diffusa sulla propria pagina Facebook il 31 marzo, i responsabili di "La casa di Mela" avevano riferito di avere chiamato il 118 quando le cure già fornite nella struttura per una donna di 91 anni non erano state più sufficienti, e che la donna, a cui il medico del 118 aveva prescritto ossigenoterapia, era morta poche ore dopo; successivamente, prosegue nella nota Giuseppe Pisano, domenica 29 marzo è stato comunicato ai numeri regionali che alcuni ospiti mostravano sintomi e della situazione erano stati messi al corrente anche il 113 e il Distretto 25 dell'Asl, riuscendo così ad ottenere che venissero effettuati i tamponi sugli altri ospiti.

Questa mattina alcuni parenti degli ospiti di "La casa di Mela" avevano protestato davanti alla casa di riposo, chiedendo che i familiari, che dopo il primo decesso e la scoperta della positività degli altri erano rimasti nella struttura, venissero trasferiti in ospedale per essere curati. Il problema riguardava anche gli assistenti, anche loro bloccati all'interno e senza un ricambio, visto che dopo i test era stato imposto di non lasciare l'edificio. Sul posto erano intervenuti carabinieri e poliziotti, al momento sono rimaste delle pattuglie per i trasferimenti in atto.

Case di riposo, la situazione nelle altre zone della Campania

Nei giorni scorsi erano stati scoperti altri casi di contagio in strutture analoghe in Campania. A Sant'Anastasia, nella casa di riposo di Madonna dell'Arco, c'erano stati 2 decessi e 24 persone erano risultate positive al coronavirus, tra ospiti e personale. Episodio analogo nel Vallo di Diano, in un'altra struttura per anziani, dove dopo il decesso di un 74enne i tamponi hanno rivelato la positività al Sars-Cov-2 di 16 persone, tra pazienti e operatori sanitari; nella zona sono 13 i decessi attribuibili a Covid-19, nelle ultime ore sono deceduti due anziani, un uomo di 87 anni e uno di 85 anni, che erano ospitati nella casa di cura per anziani di Sala Consilina e che erano stati ricoverati rispettivamente all'ospedale di Polla e al Campolongo Hospital di Eboli (Salerno).

Ultimo caso, quello della clinica riabilitativa "Villa Margherita" di Benevento: 25 contagiati tra assistiti e personale della struttura. In questi giorni la Regione Campania ha disposto, insieme alle Asl, controlli più serrati nelle residenze per anziani e nelle strutture riabilitative, accreditate o meno, proprio per accertarsi della eventuale presenza di casi di contagio non segnalati alle autorità sanitarie.

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