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Covid 19

Crisi Coronavirus, Anm mette in esubero 550 persone. Ci sono tutti gli ausiliari del traffico

Scattano 550 esuberi in Anm a causa della riduzione del 90% dei passeggeri e del crollo degli incassi. A casa con il sostegno al reddito disposto dal Governo per 9 settimane circa 150 ausiliari del traffico e altri 400 dipendenti, tra controllori e amministrativi. Resteranno in servizio solo autisti, macchinisti di treni e operai di manutenzione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scattano 550 esuberi in Anm per il Coronavirus. A casa con il sostegno al reddito 150 ausiliari del traffico e altri 400 dipendenti, tra controllori e amministrativi. Una situazione che durerà per 9 settimane e non oltre agosto. L'azienda di trasporto del Comune di Napoli è in ginocchio, come le altre società, a causa della drammatica riduzione dei viaggiatori, che supera il 90%, costretti a casa dalle norme di contenimento per il contagio. Anche gli incassi dalla vendita dei biglietti sono quasi azzerati. Difficile continuare a mantenere gli oltre 1.600 dipendenti della società a pieno regime in questa situazione. Mentre saranno quasi sicuramente prorogate oltre il 14 aprile le misure di riduzione dei servizi di trasporto della Linea 1, di funicolari e bus. L'accordo è stato siglato con i sindacati al termine di un lungo confronto, venerdì sera 3 aprile 2020: gli esuberi saranno 569. I provvedimenti scatteranno da lunedì 6 aprile. Anm si è impegnata ad anticipare ai lavoratori le risorse del Fondo Bilaterale.

Tagliato il 40% del servizio in un mese, ma non basta

Ad oggi il servizio è stato tagliato del 40%: sono stati sospesi i collegamenti con minibus, i notturni, le linee cimiteriali e scolastiche. Gli orari di esercizio sono ridotti alle fasce 5,30-21,30, eccetto alcune linee più importanti che proseguono fino alle 23. Chiusi gli ascensori Acton e Ventaglieri. Chiusura anticipata della Linea 1 alle 20,30 e di tutte le seconde uscite delle stazioni. Stop alle 20 per le funicolari Centrale, Chiaia e Montesanto, e sospensione totale di Mergellina. Per questi motivi, scrive l'amministratore unico Nicola Pascale, “si rende necessaria la temporanea sospensione o riduzione delle attività lavorative ad eccezione dei manutentori”. A questo scopo si attingerà al Fondo Bilaterale di Solidarietà messo a disposizione dal Governo per l'emergenza per il sostegno al reddito fino a 9 settimane, con termine entro agosto 2020. Ne saranno coinvolti 550 dipendenti oltre agli inidonei non collocati, con esclusione di autisti e macchinisti e manutentori.

Ecco tutti i dipendenti che andranno in esubero

Il provvedimento di Anm prevede la sospensione totale per amministrativi e controllori (113 unità), altri 9 controllori di stazioni metropolitana Linea 1 e funicolari, 4 del commerciale. A rotazione, poi, 143 ausiliari del traffico, 24 dipendenti degli Anm Point, 14 unità in forza all'ufficio permessi sosta residenti e Ztl, 48 dei parcheggi. Infine la riduzione attività per 191 amministrativi. Tutto questo, previo ricorso d'ufficio alle ferie forzate arretrate non godute. In caso di mancata ammissione al fondo, però, che ha una capienza determinata, l'Anm dovrà procedere con altri ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. Negli scorsi giorni anche l'Eav era intervenuta con un provvedimento simile per circa 500 dipendenti.

Proteste dai sindacati: "Tagliate i bonus ai dirigenti"

"Visto il carattere drammatico della situazione – scrive in una nota il sindacato Usb – e la necessità di contenere l'onere dei costi del lavoro, suggeriamo , senza indugio, il blocco di tutte le erogazioni salariali non frutto di contrattazione collettiva aziendale di secondo livello del trattamento economico dei dirigenti e dei quadri come da Delibera, altresì, di sopprimere qualsiasi forma di straordinario forfettizzato e reperibilità". "Abbiamo inviato una richiesta di esame congiunto unitamente Filt Cgil, Fit Uil e Ugl – dichiara Alfonso Langella, segretario generale della Fit Cisl Campania – per un confronto tra le parti vista la comunicazione aziendale di Anm di adesione al Fondo Bilaterale di Solidarietà per nove settimane. Vogliamo garantire quanto più possibile i lavoratori che non si tratta di esuberi, ma della presa d'atto che le attività sono state quasi interamente sospese per le limitazioni imposte dal Covid-19. Abbiamo già avvisato l’azienda che, in un eventuale accordo da sottoscrivere, non permetteremo che i lavoratori rimettano parte del loro stipendio dopo tutti i sacrifici già sostenuti negli ultimi anni di crisi aziendale".

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