Vincenzo De Luca passa al contrattacco. E dopo aver incassato i fischi ieri sera in piazza Plebiscito, prima del concerto di Franco Battiato, ora dalla sua pagina Facebook accusa i contestatori cercando di ridimensionare l'episodio: "Voglio esprimere il mio ringraziamento – scrive il presidente della Regione Campania – ai trentamila che ieri, raccogliendo il nostro invito al primo degli eventi del Napoli Teatro Festival Italia organizzati dalla Regione Campania, si sono ritrovati in piazza Plebiscito in un clima di compostezza e partecipazione".
Poi, l'affondo. Quando sono iniziate le bordate di fischi ieri sera, De Luca stava parlando degli attentati terroristici dei giorni scorsi. Del resto il concerto era blindatissimo ed era evidente la paura in tal senso. "Avevamo – dice De Luca – espresso il nostro cordoglio per le vittime degli attentati terroristici e la nostra solidarietà alle famiglie, insieme all'impegno a non cedere alla nuova barbarie. Poche centinaia di esagitati, sempre organizzati e sempre gli stessi, non sporcheranno l'immagine di Napoli, città civile, tollerante e accogliente".
Analizzando le sue parole non si può non scorgere un attacco sottinteso. "Sempre organizzati e sempre gli stessi": è chiaro il riferimento a quelle frange di centri sociali vicini alle posizioni del sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
E proprio il sindaco partenopeo, durante la diretta Facebook con il quotidiano La Repubblica commentando i fischi invece ci tiene a precisare che erano "spontanei". "Non erano gruppi organizzati. Sicuramente – dichiara – l'intervento del presidente De Luca è stato sommerso da fischi dall'inizio alla fine, la gente era venuta a sentire Battiato non il discorso per prendersi il merito dell'evento e parlare di altri argomenti".