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Gomorra: la serie tv e la città

De Magistris, 100mila euro per lo spot su Napoli. Regia: Gianfranco Gallo, boss in Gomorra

Area metropolitana di Napoli: De Magistris, d’accordo con Partito Democratico e Forza Italia, mette in bilancio 100mila euro per gli spot su quanto è bella la città e la sua provincia. Le pubblicità andranno in onda in prima serata sulle emittenti televisive nazionali. Il regista? Gianfranco Gallo, tra i più bravi artisti napoletani, oggi popolarissimo grazie alla serie tv Gomorra.
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Centomila euro per realizzare e mandare in onda in prima serata, sulle reti televisive nazionali, uno spot che magnifichi Napoli e provincia, «tradizioni, attività artigianali, prodotti agroalimentari» ovvero l'Area Metropolitana, il cui ente di programmazione e indirizzo politico è guidato dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

«Non siamo Gomorra» ha ripetuto a più riprese in questi anni il primo cittadino partenopeo e presidente della Città Metropolitana, facendo riferimento ai cupi scenari della serie televisiva di Cattleya-Sky. Ma il regista e interprete dello spot pro-Napoli sarà, ironia della sorte, uno degli attori che al momento è protagonista proprio nella serie televisiva ispirata dal romanzo di Roberto Saviano, ovvero Gianfranco Gallo, che nella seconda e terza stagione interpreta don Giuseppe Avitabile, lo spietato suocero di Genny Savastano.

È tutto nero su bianco, in una delibera che affida – senza gara d'appalto ma con una scelta diretta – la realizzazione e l'interpretazione del mini-documentario da 15 minuti più uno spot audio (costo 35mila euro) all'artista partenopeo, figlio d'arte e tra i migliori attori napoletani in circolazione, più una quota consistente, circa 62mila euro per acquistare passaggi pubblicitari nella fascia oraria 20-23 su Rai, Sky, Mediaset e La7. Siccome si tratta di un affidamento diretto, senza bando, possibile solo per le cifre inferiori ai 40mila euro, dei 62.500 euro impegnati per gli spot per ora ne saranno usati 39.800. Non sono previsti spot sulle reti televisive locali della Campania ma è possibile che l'ex Provincia di Napoli individui fra le restanti risorse una quota per le emittenti nostrane.

Uno stralcio della delibera
Uno stralcio della delibera

Infine, altri 2.500 euro andranno ad un bando di concorso tra gli istituti scolastici d'arte di Napoli e provincia che si sfideranno per ideare il «nuovo brand della Città metropolitana di Napoli». Niente creativi né agenzie specializzate.

Il bando pare sia stato accettato con molti mugugni a Palazzo Matteotti. Anche perché a decidere dello spot è stata una «cabina di regia» politica con DeMa, Partito Democratico e Forza Italia, ma senza il Movimento Cinque Stelle che si è rifiutato di partecipare, considerando «patto consociativo» il tavolo di trattativa provinciale. A quanto si apprende le pubblicità potrebbero andare in onda agli inizi di questo 2018, quindi in piena campagna elettorale per le Politiche.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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