43.777 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Opinioni
Covid 19

Disastro ambientale in fabbrica, veleni in fiume e mare: siamo noi i veri nemici dell’ambiente

Due casi emblematici in Campania in poche ore: dall’esplosione della fabbrica di plastica a Ottaviano con i fumi tossici fin sul Vesuvio, ai liquami che tornano a inquinare il fiume Sarno: la fine del lockdown ci rende chiaro ciò che facciamo finta di non vedere: i veri virus dell’ambiente siamo proprio noi.
43.777 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Sono bastate poche ore dalla riapertura delle attività lavorative ferme per due mesi causa Coronavirus per rendere lampante ciò che molti colpevolmente fanno finta di non vedere: il vero virus della Terra siamo noi. A Ottaviano, in provincia di Napoli, per tutto il pomeriggio  si è alzata una una colonna di fumo nero e tossico, frutto dell'esplosione in una fabbrica di materiale plastico, incidente che ha causato un morto e gravi feriti tra gli operai. E ora si misura il livello di inquinanti diffusi nell'aria, a pochi passi dal Vesuvio,in una zona già compromessa da discariche e incendi dolosi in estate.

Nella zona di Castellammare di Stabia, il fiume Sarno, noto per aver detenuto molti anni il primato niente affatto invidiabile di "più inquinato d'Europa", il corso d'acqua si era incredibilmente rigenerato (seppur in parte) durante il lockdown, tornando pulito o quanto meno non vergognosamente inquinato come siamo stati abituati a vedere negli anni. Ora invece, a nemmeno 48 ore dall'allentamento delle misure di contenimento e distanziamento sociale, con la riapertura di molte aziende, gli scarichi abusivi tornano ad avvelenarlo nell'indifferenza generale.

I nemici siamo noi, dunque? Nella ex Campania Felix, da troppo tempo associata con la triste locuzione "terra dei fuochi" abbiamo avuto chiara dimostrazione che senza la mano infame di chi inquina il cielo torna pulito e le acque si rigenerano. Non è tutto così facile e banale, ovviamente: la modernità e il sistema industriale non consentono di tenere tutto spento a vita, né ci si augura una scelta di stampo luddista. Ma il tema ambientale è così ormai privo di referenti e politiche che magari un esempio come questo del prima-durante-dopo lockdown, aiuta a capire quanto poco basterebbe per iniziare un risanamento del territorio. Ad esempio, bloccare per sempre chi lo ammorba.

43.777 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
32803 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views