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Dove è solo la camorra a investire sui giovani i “superboss” hanno 24 anni

Lino Sibillo, 24 anni, leader della paranza dei bimbi di Forcella è stato arrestato oggi dopo una latitanza di 5 mesi. In molti hanno esultato per l’arresto. Ma mentre le nuove leve dei clan sono sempre più spesso ragazzini poco più che ventenni, l’amara verità, non sarà proprio che a Napoli solo la camorra “investe” sui giovani?
A cura di Angela Marino
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"Al Sud a investire sui giovani è solo la camorra". Lo ha detto Roberto Saviano qualche mese fa commentando l'ascesa delle nuove leve dei clan al potere, e guardando la foto di Lino Sibillo, 24 anni, arrestato oggi con accuse plurime di omicidio, tentato omicidio e associazione mafiosa, è l'unica cosa che riesco a pensare. Ventiquattro anni sono abbastanza per capire che non sei in un videogame, che la pistola uccide e i morti non tornano come gli zombie. Sono pochi, forse, per la latitanza che "l'imprendibile" Sibillo ha portato avanti per diversi mesi mesi. La sua avventura finisce qua,il boss del clan Sibillo di Forcella, leader della "paranza dei bimbi", uno degli eserciti del male delle giovanissime bande che terrorizzano il centro storico, ha fatto game over. Lo aspetta il 41 bis? Quasi certamente.

Eppure con la faccia sbarbata dopo la sua trasformazione da fuggitivo clandestino, Lino, feroce, lo sembra davvero poco. Aveva scelta Sibillo junior? Aveva scelta il rampollo di una delle famiglie più temute di Forcella? Si è sentito investito di un potere tragico e ferale, come l'eroe maledetto di un romanzo a fumetti, si è sentito investito di "responsabilità": quella di tenere altro il nome della famiglia. Difficile prevedere veramente che alternativa abbiano questi capi poco più che adolescenti che guidano le attività del clan. Costituirsi? Qualcuno lo ha fatto, ma scappare, sottrarsi al sistema, quando ci sei nato dentro, è quasi impossibile. Un affiliato ha due strade: la morte o il carcere a vita. E anche dopo il pentimento, se e quando arriva, la vita è un vita spezzata. È difficile capirlo a 20 anni, è difficile quando l'unica realtà che si conosce è quella della lotta per la sopravvivenza. Oggi hanno esultato in tanti per il suo arresto, dal premier Matteo Renzi al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che ha detto: "Lo Stato c'è e non lascia scampo a chi tenta di rubare il futuro ai giovani". Eppure guardando Sibillo non riesco a pensare ad altro che a questo: a Napoli investire sui giovani sono solo le organizzazioni criminali.

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