Incidente metro Napoli, le testimonianze: “Pensavamo fosse una bomba”
"Pensavamo fosse una bomba". Paura tra i passeggeri dei treni coinvolti nello scontro che questa mattina, poco dopo l'alba, si è verificato nei pressi della stazione della metropolitana di Piscinola, uno dei due capolinea della Linea 1 della metro partenopea. Il bilancio è ancora provvisorio: cinque i feriti, tra cui uno dei macchinisti ricoverato per sospetta frattura del costato, arrivato al Cardarelli in codice rosso ma non in imminente pericolo di vita. Altri dodici passeggeri hanno riportato solo lievi contusioni oltre alla comprensibile paura dovuta all'impatto fra i tre treni. In molti, al boato dovuto all'impatto, hanno temuto si trattasse di una bomba.
Anche i residenti hanno avvertito distintamente il boato dei treni che si sono scontrati. "Stamattina abbiamo sentito all'improvviso", spiegano alcuni abitanti del posto ai microfoni di Fanpage.it, "un boato fortissimo. Ci siamo affacciati ed abbiamo visto i treni che si erano appena scontrati. Ci siamo spaventati, abbiamo pensato ad una bomba". In molti dei passeggeri presenti sui treni, invece, sono usciti immediatamente dalla stazione, alcuni urlando e visibilmente spaventati. "Fortunatamente, io ho perso il treno e non mi trovavo a bordo", spiega un uomo che vive in zona, "ma in genere si tratta dei treni che prendo ogni giorno per andare a lavoro. E ora a me, le giornate di lavoro che perdo, chi me le paga?", ha aggiunto. Non si conosco, infatti, i tempi tecnici per la riapertura della tratta che da Garibaldi arriva a Piscinola: l'Azienda Napoletana Mobilità ha fatto sapere di aver potenziato il servizio autobus sulle tratte più affollate. La sensazione è che la riapertura possa slittare per parecchi giorni: si parla, addirittura, di possibili mesi.